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3/19/2018 | Redazione Advisor
La ricerca della remunerazione della liquidità, soprattutto per le imprese è un tema apicale oramai da parecchi mesi per tutto il settore del risparmio gestito.
Infatti la liquidità che le famiglie e le imprese italiane mantengono parcheggiata su conti correnti e conti deposito oramai con tassi non remunerativi, ammonta a oggi 1.350 miliardi di euro (fonte: Bollettino Statistico Banca d’Italia). Il motivo è semplice: i tassi a breve e medio sono ancora prossimi allo zero se non negativi e la propensione al rischio tipica degli italiani è molto bassa.
A causa di questa particolare congiuntura dei tassi euro, manca oggi una soluzione semplice, diversificata e efficace per allocare l’ampia liquidità parcheggiata su conti correnti, conti deposito e obbligazioni a breve: le gestioni separate cominciano a segnare il passo e la moltitudine di fondi di liquidità specializzati per divisa e scadenza presenti sul mercato, offrono una punto di vista soltanto parziale.
E’ questo il vuoto di mercato che intende colmare AcomeA SGR, con il fondo AcomeA Breve Termine, rivolto a investitori individuali e tesorerie di aziende con un orizzonte temporale di almeno 12/18 mesi come target market.
Per AcomeA si tratta di uno dei fondi flagship con AUM di circa 500 milioni di euro. Il fondo può investire sino al 100% del portafoglio anche in titoli obbligazionari denominati in divise diverse dall’euro. Le posizioni assunte su questi titoli dal fondo sono completamente protette dal rischio divisa. Si tratta di una differenziazione importante nel panorama dei prodotti con orizzonte temporale di breve termine e con target market molto ampio.
Negli ultimi 5 anni il fondo AcomeA Breve Termine registra un rendimento del 14,22% contro il 4,3% del benchmark.
"Un punto di vista globale anche per le scadenze più brevi è assolutamente necessario per trovare rendimenti positivi" afferma Alberto Foà (nella foto), presidente di AcomeA SGR e gestore specializzato nella gestione value e contrarian. E mette in guardia "Attenzione a quello che è percepito a priori come “rischioso”: lo sono molto di più le aree oggi considerate “sicure” ma che presentano rendimenti negativi".
La diversificazione globale sui tratti a breve della curva, rappresenta quindi un importante vettore di rendimenti accessibili, secondo AcomeA SGR.
Esiste quindi un nuovo “free risk” per la gestione della liquidità ?
"Il “free risk” è un concetto più teorico che pratico. Là dove il rischio è ben remunerato dal mercato, esiste senz’altro. Tuttavia mi chiedo, ha senso ostinarsi a investire con l’unica certezza di avere un rendimento negativo? Il Sistema trabocca di liquidità e le alternative che possono dare rendimento nel breve esistono eccome", conclude Foà.
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