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Degroof Petercam AM: le buone ragioni dei fondi comportamentali

2/6/2018

Nell'analisi di Philippe Denef, cio quantitative equity sei motivi di successo di questo tipo di fondi per il mercato azionario


Gli investiori si lasciano ostacolare nelle loro scelte dalle emozioni anche su decisioni efficaci. Secondo Philippe Denef, cio quantitative equity, Degroof Petercam AM in periodi di tensione sui mercati, tendono a farsi prendere dal panico vendendo azioni, anche se dati oggettivi potrebbero indicare una potenziale ripresa. Il comportamento irrazionale porta a sottovalutare o sopravvalutare le situazioni. 

 

Un fondo comportamentale può creare valore nel lungo periodo grazie all'uso sistematico di fattori oggettivi nel processo di selezione delle azioni, basato su un modello quantitativo. Le anomalie di valutazione sono sistematicamente identificate e sfruttate, mentre le pressioni emotive all'acquisto o alla vendita sono in gran parte eliminate.

Sulla base del rapporto valore di mercato/patrimonio netto contabile di una società, i titoli azionari value sono significativamente più economici rispetto a quelli che rientrano nella categoria growth, soprattutto negli Stati Uniti.

 

La riforma fiscale proposta da Trump è stata approvata all’ultimo secondo del 2017 – tale accordo è stato associato al cosiddetto “trade di reflazione” che alternativamente si è rafforzato e indebolito negli ultimi 12 mesi in linea con le prospettive di approvazione del disegno di legge di stimolo all’economia. Ora che l’intesa è chiusa, non c’è nulla che in linea di principio possa frenare l’implementazione della riforma fiscale, fattore che tende a beneficiare i titoli value.

 

Gli Indicatori della salute dell’attività manifatturiera, come il Purchasing Manager’s Index suggeriscono che l’economia ritroverà vigore nel 2018, soprattutto nell’Area Euro. Questo dovrebbe agire da supporto per i titoli value, che tipicamente includono più azioni di società a piccola e media capitalizzazione. Esse hanno una maggiore esposizione alle economie nazionali e sono più sensibili a qualsiasi ripresa locale, il che può portare ad un aumento dei ricavi.

 

Una “Goldilocks economy”, in sostanza una congiuntura caratterizzata da modesta crescita e bassa inflazione, spesso rappresenta il contesto ideale per la sostenibilità dei rendimenti positivi. Un collegamento analogo si può trovare tra la politica economica e i titoli value. Una politica monetaria stabile tende a coincidere con una sovraperformance delle azioni valuerispetto a quelle growth. Gli indicatori di incertezza stanno attualmente diminuendo nelle regioni sviluppate, soprattutto in Europa.

 

Le azioni value tendono a performare positivamente durante i cicli in cui la politica monetaria si fa meno accomodante e i tassi aumentano. Guardando avanti, e salvo eventi imprevisti, l'inflazione nei mercati sviluppati dovrebbe aumentare, sebbene a un ritmo rallentato. Anche la Fed e la BCE dovrebbero ridurre il loro stimolo a un ritmo molto lento

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