Di seguito una panoramica dello scenario economico globale attraverso l'analisi dei principali avvenimenti e trend valutari in corso nei diversi mercati da parte del currency team di Henderson Global Investor.

 

Giovedì scorso la IEA, Agenzia Internazionale dell'Energia, ha deciso di rilasciare 60 milioni di barili di petrolio creando un calo del prezzo del greggio fino ai 90 dollari al barile ed una conseguente avversione al rischio che ha portato a sua volta ad un sell off delle valute. Tuttavia, alcune di queste perdite sono state recuperate il giorno seguente.

 

In Nuova Zelanda i dati relativi al deficit rivelano che questo è aumentato in misura minore rispetto alle attese, creando una situazione favorevole per la valuta del Paese. Tuttavia la maggior parte di questi guadagni sono stati persi a causa della rinnovata incertezza sulla situazione greca.

 

 
L' andamento incerto sulla crescita economia avvalorato  dai dati sulla crescita cinese ai minimi da 28 mesi fa tremare le tre maggiori economie a livello mondiale (Cina, USA e Europa) per la seconda metà dell'anno. La scorsa settimana, la più importante agenzia di pianificazione economica in Cina ha annunciato che l'inflazione in questo mese aumenterà fino al 6% ma, per la seconda metà dell'anno, è atteso un calo.
Il dollaro australiano e il won coreano non sono stati intaccati più di tanto dai commenti dell'agenzia di rating Fitch che ha affermato che in Asia le banche di questi Paesi sono quelle maggiormente esposte alla crisi europea.

 

Negli Stati Uniti, tra il tasso della FED invariato allo o,25%, il QEIII al termine, le crescita del PIL rivista al ribasso, l'agenzia di rating Fitch ha segnalato che, se non si dovesse raggiungere un accordo sull'aumento del tetto del debito entro il 2 Agosto, questa metterà i rating in watch negative.