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12/6/2017
Generale ottimismo sul credito in virtù di fondamentali robusti e quadro tecnico positivo per l'obbligazionario.
Costruttivi sulle banche
Nel settimanale bond bullettin a cura di global fixed income, currency and commodities group di J.P.Morgan AM, si scrive che le banche europee stiano godendo del miglioramento dei fondamentali. Il contesto creditizio è positivo, il coefficiente patrimoniale migliora e gli spread sembrano offrire valore, i rendimenti inoltre rimangono interessanti anche se da parte degli investitori non va dimenticato il livello di rischio.
Nel Regno Unito tutte le banche più importanti hanno superato il recente stress test della Banca d’Inghilterra (Barclays e Royal Bank of Scotland incluse se si considera l’accantonamento di capitali da inizio 2017). Nessuna banca britannica per altro ha avuto necessità di attivare conversioni in azioni di strumenti Additional Tier 1. Anche il settore bancario europeo gode di salute, i tassi di interesse potrebbero salire prima del previso, e questo porterà delle positività al sistema bancario.
Il contesto macroeconomico suggerisce che la qualità degli attivi stia di nuovo migliorando, creando buone prospettive per il credito. Le banche hanno implementato i coefficienti patrimoniali Tier1 e gli indici di indebitamento che si trovano al di sopra dei minimi normativi.
Valutazioni quantitative
Gli spread sui titoli AT1 (obbligazioni convertibili contingenti (o CoCos), si sono contratti di 160 pb da inizio anno. I livelli assoluti rimangono interessanti, a 318 pb (tutti i dati al 27 novembre 2017), così come gli spread degli AT1 rispetto a quelli delle obbligazioni Investment Grade in Euro, che attualmente scambiano a 89 pb. Il team di J.P. Morgan ritiene plausibile un’ulteriore contrazione degli spread degli AT1, in particolare in caso di continua ricerca di rendimento.
Fattori tecnici
L’offerta del debito bancario subordinato potrebbe intervenire come aiuto il prossimo anno, se si tiene conto che molte tra le principali banche hanno già soddisfatto i requisiti per l’emissione di questi titoli o si accingono a farlo. Bisogna continuare a monitorare l’esposizione nel settore se si considera che nelle ultime 6 settimane gli investitori istituzionali hanno aumentato le proprie posizioni sui titoli subordinati bancari lower Tier 2. Queste posizioni sono fuori benchamark, poiché non rientrano tra gli indici obbligazionari standard e quindi maggiormente impattati da un massiccio posizionamento degli investitori.
Cosa significa per gli investitori obbligazionari?
C’è ottimismo sul credito in generale, i fondamentali sono ancora robusti e il quadro obbligazionario appare positivo. Gli spread creditizi potrebbero ancora contrarsi.
Come si diceva prima, J.P.Morgan AM apprezza il settore bancario europeo e si concentra sulle aree subordinare della struttura di capitale, inclusi i AT1 che offrono rendimenti interessanti e spazio per una possibile contrazione degli spread.
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