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7/27/2017
Come da attese, il FOMC ha mantenuto il range di riferimento dei federal funds rate invariato all’1 – 1,25%. Il mercato sembra aver colto un outlook leggermente dovish, con la probabilità di un rialzo dei tassi per il 17 dicembre che è lievemente calata al 40%, contro un 45% pre FOMC. Ma quali saranno i prossimi step? “In questo contesto, le nostre aspettative in termini di tassi rimangono invariate, con la Federal Reserve che probabilmente potrebbe annunciare relativamente presto (settembre, ndr) l’inizio di un tapering graduale del reinvestimento degli asset del proprio bilancio, e con un possibile prossimo rialzo dei tassi a dicembre” spiega Pierre Boyer, head of money markets di Candriam Investors Group.
“Tuttavia non si tratterà di un percorso tranquillo, infatti restano i dubbi circa la fattibilità del piano della Fed, in quanto l’istituto centrale americano - prosegue Boyer - ha anche affermato che entrambe le azioni dipendono dalle attuali prospettive economiche e sull’inflazione. Il calo recente sia dell’inflazione headline sia di quella core potrebbero complicare, infatti, la realizzazione di queste misure. Per ora, la maggioranza all’interno del FOMC sta ancora minimizzando questi allontanamenti dell’inflazione dal target del 2%, ma se i dati continueranno a deludere il Comitato, probabilmente le colombe recupereranno terreno nei mesi a venire”.
“Come ampiamente previsto, il meeting di luglio del FOMC ha generato poche sorprese. I tassi di interesse (e il bilancio) sono rimasti invariati, mentre la dichiarazione che ha accompagnato la decisione è leggermente cambiata rispetto a quella del meeting di giugno. Di conseguenza, le attese del mercato che stimavano una riduzione del bilancio a partire da settembre non sono cambiate, mentre le opinioni su un possibile aumento dei tassi di interesse a dicembre continuano ad essere contrastanti. Tutto ciò non riuscirà a fermare il recente calo del dollaro, ma non dovrebbe nemmeno accelerarlo. La Fed prosegue con il suo programma di riduzione graduale della politica monetaria accomodante ma, per convincere il mercato del fatto che ci sarà un terzo rialzo dei tassi nel 2017, ha bisogno di una ripresa dei dati statunitensi” aggiunge Lee Ferridge, responsabile multi-asset strategy per il Nord America di State Street Global Markets.
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