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7/25/2017
Los Angeles si è classificata al primo posto nella terza edizione dell’indice Schroders Global Cities 30, staccando di poco Londra, arrivata seconda. L’indice elaborato dall'asset manager britannico individua le città più prospere al mondo dal punto di vista economico e demografico. Si basa su diversi fattori, tra cui le previsioni di crescita dell’economia, il reddito disponibile nel prossimo decennio e la numerosità della popolazione. L’ultima edizione dell’indice include poi un nuovo elemento: il ranking universitario, che si è rivelato il fattore principale alla base delle variazioni di classifica rispetto all’edizione precedente.
Le grandi città americane dominano il ranking, occupando 18 dei 30 posti disponibili, inclusi 4 dei primi 5. Los Angeles è balzata dal sesto al primo posto, mentre Boston ha registrato uno dei cambiamenti positivi più importanti, passando dal ventiquattresimo al terzo posto. Chicago è passata dal decimo al quarto, mentre New York, la città statunitense più popolosa, ha mantenuto il quinto posto in classifica. Dopo aver dominato l’indice nelle passate edizioni, le megacittà cinesi hanno perso posizioni. Pechino, che a dicembre si era classificata prima, è scesa all’undicesimo posto, mentre Shanghai è passata dal secondo al decimo e Shenzhen dal terzo al ventiquattresimo.
Nel Vecchio Continente, Londra si è classificata prima tra le città europee, salendo di sei posizioni, al secondo posto a livello globale. Parigi, l’unica altra città europea nell’indice, è scesa dal dodicesimo al sedicesimo posto. Hugo Machin, co-Head of Global Real Estate Securities, ha commentato: “L’indice Schroders Global Cities continua la sua evoluzione, prendendo in considerazione nuovi fattori e ponderazioni. Ciò è cruciale per identificare le economie urbane più forti e con maggior potenziale di rendimento per gli investitori. Non sorprende che le città che hanno beneficiato dell’inclusione del ranking universitario tra i criteri dell’indice siano sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Le università sono fondamentali per dare impulso alle città globali. L’innovazione e l’istruzione sono alla base di una forza lavoro più preparata e produttiva. L’importanza economica degli “hub” della conoscenza sta crescendo, con un riflesso positivo sui mercati immobiliari di tali città. Los Angeles è salita in classifica, conquistando la vetta. Ha una portata economica che la rende un luogo attraente dove vivere e lavorare.
Un elemento chiave è la diversificazione su più settori, dai servizi finanziari ai media, dal commercio alla tecnologia. Quest’ultimo in particolare è cresciuto significativamente negli ultimi anni, incrementando la domanda non solo di spazi a uso ufficio, ma anche di proprietà residenziali, soprattutto con l’aumento delle assunzioni di Millennial. Le città cinesi si posizionano comunque molto bene, con Shanghai e Pechino nei primi dieci posti dell’indice. Shenzhen, pur distinguendosi come economia basata sulla conoscenza, non si colloca così in alto in termini di livello universitario come le altre due città cinesi, più consolidate.Londra è salita al secondo posto. Continuiamo a ritenere che la capitale britannica abbia un vantaggio competitivo grazie alla sua posizione, alla lingua, alle dimensioni, alle infrastrutture e alla varietà culturale. Se a ciò aggiungiamo la forza globale delle sue università, Londra resta una delle nostre mete di investimento preferite”.
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