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6/6/2017
Manager in carriera, impiegate, ma anche giovani laureate alla prima esperienza lavorativa. Mediamente più giovani degli uomini e focalizzate sugli obiettivi di lungo termine. Negli ultimi anni, le donne italiane si stanno affacciando sempre di più al mondo degli investimenti, contraddicendo il luogo comune che le vuole poco avvezze alla gestione finanziaria del risparmio. A tracciare il ritratto delle investitrici italiane è Moneyfarm attraverso un’analisi del proprio database e un sondaggio condotto dall’istituto inglese YouGov.
Dal sondaggio effettuato tramite YouGov emerge come le donne italiane abbiano una prospettiva leggermente più conservativa, che si traduce in una minore propensione al rischio rispetto agli uomini per quel che riguarda gli investimenti finanziari. Se guardiamo alla distribuzione, solo il 21% delle intervistate si qualifica come investitrici ad alto profilo di rischio (38% per gli uomini), mentre circa il 79% sostiene di avere una propensione al rischio medio bassa.
Perché le donne italiane sono meno propense al rischio quando si tratta di investimenti? "Nella nostra esperienza di gestori, a contatto giornalmente con moltissime investitrici, abbiamo imparato che solitamente, anche se in questi casi non si può mai generalizzare, la risposta va cercata nell’approccio agli investimenti. Per quanto riguarda l’universo femminile, sembra esserci una propensione più spiccata alla protezione del risparmio rispetto a quella del guadagno. Questa propensione si lega alla tendenza a investire per garantirsi stabilità nel futuro, piuttosto che per raggiungere obiettivi di consumo nel medio termine” spiega Paolo Galvani (nella foto), presidente e cofondatore di Moneyfarm.
Osservando le scelte delle investitrici in termini di obiettivi finanziari, la tendenza a optare per investimenti lungimiranti emerge con chiarezza. Le due ragioni più diffuse per investire sembrano essere infatti tutelare il proprio futuro finanziario e quello dei propri figli. Tra coloro, infine, che investono con Moneyfarm le donne sono mediamente più giovani degli uomini: l’età media è infatti di 43 anni contro i 47 delle persone di sesso maschile. Nel dato pesano molto il gran numero di giovani professioniste in età compresa tra i 30-40 anni, in proporzione in quantità superiore agli uomini.
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