I mercati continuano a viaggiare in relativa tranquillità: la volatilità è bassa e il sentiment degli investitori è positivo. Il rischio politico in Europa sembra essere svanito, ma non altrove: il possibile impeachment negli USA e in Brasile, la Nord Corea e la guerra in Siria. Insomma, oggi c'è il sereno, ma all'orizzonte stanno cominciando a comparire le nubi. "Il vecchio adagio dice di vendere a maggio e andarsene altrove per tornare sui mercati in autunno. E non è solo un detto: negli ultimi 50 anni le peggiori performance si sono registrate da maggio a fine settembre. Dunque, una correzione estiva è probabile, ma non è detto che sia una cattiva notizia: potremmo utilizzarla per incrementare le posizioni" spiega Luca Tobagi (nella foto), CFA investment strategist di Invesco, che ha partecipato alla tappa milanese del roadshow sull'India che si è tenuta ieri all'Excelsior Gallia.

"Ma al di là delle notizie politiche, non dovremmo essere troppo pessimisti. La macro economia va bene: la fiducia delle imprese e il Pil sono in crescita nell'Eurozona, dove l'inflazione è stabile, così come negli USA dove si mantiene attorno al 2%. Nel 2017 poi si è tornato a parlare di inflazione alla produzione in Cina, che è tornata a crescere in un paese che è stato per decenni esportatore di deflazione. E la deflazione, ricordiamo, toglie potere alle imprese di alzare i prezzi. La stessa dinamica può essere osservata negli Usa e nel Regno Unito" ha aggiunto Tobagi, parlando poi dell'India e delle possibilità offerte non solo dall'azionario indiano, ma anche dai bond indiani in rupie, una valuta locale "dollar proxies". Alla tappa milanese, cui hanno partecipato oltre 200 tra consulenti finanziari e private banker, erano presenti anche Giuliano D’Acunti, direttore commerciale Italia di Invesco, e Sujoy Das, head of fixed income Invesco India.