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4/20/2017 | Marcella Persola
Sono ancora una volta le politiche di remunerazione dei vertici aziendali al primo posto nell’agenda degli investitori durante la stagione assembleare 2017.
Questa la principale conclusione della tredicesima edizione della relazione annuale sugli investimenti responsabili di BMO Global Asset Management, pioniere nel campo degli investimenti responsabili e tra i primi firmatari dei principi di investimento responsabile promossi dalle Nazioni Unite (UN PRI).
Il rapporto presentato ieri da Yo Takatsuki (nella foto), direttore associato del team governance & sustainable investment di BMO Global Asset Management ha evidenziato i risultati delle attività di partecipazione attiva (engagement) che BMO Global Asset Management ha intrapreso nel 2016 con oltre 700 società di 52 paesi su temi ambientali, sociali e di governance aziendale.
Nello specifico sul mercato italiano BMO ha condotto 30 azioni di engagement con 15 società su un ampio ventaglio di temi.
Dall'attività globale attuata nel 2016 dalla società con più di 93.000 votazioni, il 52% delle votazioni ha riguardato proprio la remunerazione dei vertici aziendali (44% nel 2015) e ha visto il gestore canadese votare “contro” le proposte del management.
Inoltre, per la prima volta, nella relazione è stata tenuta traccia di come l’attività di engagement abbia contribuito allo sviluppo di condizioni di lavoro dignitose, alla tutela ambientale, ma anche per la pace, la giustizia e la promozione di istituzioni solide in linea con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile sviluppati dalle Nazioni Unite.
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