Finora gli eventi del 2011, dentro e fuori i mercati, hanno messo in evidenza la fragilità del mercato globale.

Secondo Kevin Murphy e Nick Kirrage di Schroders, la strategia da attuare in questa situazione di alta volatilità ed incertezza è il focalizzarsi sui fattori che si possono capire invece che su quelli che intrensicamente sono di difficile analisi.

Quindi bisogna concentrarsi sul cash flow delle aziende, sui loro bilanci, sui team management per attuare le corrette strategie.

Oggi vediamo valore e opportunità in molte aree del mercato che non navigano in acque tranquille. Per esempio, c'è la convinzione che le prospettive per l'orientamento al mercato interno o al consumatore siano rigide.

La ragione principale di questa convinzione si riferisce ai venti contrari posti dall'aumento del credito al consumo e alla necessità per i consumatori di 'de-gear'.
La fotografia attuale mostra molte aziende con profitti consistenti nonostante la recessione economica, ma ancora prezzate per la difficolta economica. Inoltre, essendoci stato un taglio dei dividendi all'inizio della recessione, le aziende vedono ora una crescita degli stessi insieme al graduale miglioramento dei guadagni.

Il contesto economico rimane assai incerto, ma concentrandosi sulle società finanziariamente robuste aumenta notevolmente la probabilità che esse sopravvivano alle difficili condizioni di negoziazione nel breve periodo. E le basse aspettative significano che se le cose migliorano sale anche il capitale e la crescita dei dividendi.