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T. Rowe Price, cosa può accadere sui mercati in tre punti

9/1/2015

David Eiswert, gestore del T. Rowe Price Global Focused Growth Equity Fund, prova a rispondere a tre domande riguardo a come si muoveranno i mercati nel prossimo periodo


Cosa sta succedendo ai mercati globali? Sia il mercato azionario cinese sia quello statunitense stanno registrando livelli di volatilità che non si vedevano da molto tempo. David Eiswert, gestore del T. Rowe Price Global Focused Growth Equity Fund, prova a rispondere a tre domande riguardo a come si muoveranno i mercati nel prossimo periodo. 

 

  • Crediamo che ci sarà un aumento dei tassi di interesse, anche di poco, nel breve-medio termine? Sì. A nostro avviso la Fed vuole rimuovere l’eccesso di allentamento della sua politica monetaria: perciò dovremmo assistere ad una normalizzazione dei tassi di interesse da qui ai prossimi anni. Oltretutto, ci sono molte ragioni per cui gli Stati Uniti dovrebbero farlo.
  • Crediamo che ci sarà ancora molta volatilità? Sì, in parte ciò sta già accadendo, in quanto siamo in una fase di transizione, un po’ di volatilità nei mercati finanziari è necessaria per arrivare a un normalizzazione dell’economia.
  • Crediamo che ciò possa implicare una recessione negli Stati Uniti? A nostro avviso no, in quanto i consumi sono solidi, i prezzi energetici bassi e l’occupazione sta migliorando. Ci sono molte aree nell’economia dove non si sono creati eccessi, infatti se non ci sono stati periodi di crescita eccessivi del ciclo degli investimenti o della crescita è difficile che ci sia una recessione.

 

Guardando alla Cina, le nostre paure riguardano soprattutto la situazione politica e sociale. Considerando il bilancio pubblico del gigante asiatico e l’abilità di Pechino nel controllare l’economia, non ci aspettiamo che in Cina ci sarà una crisi finanziaria o del debito come quella che abbiamo sperimentato negli anni passati e non crediamo neanche che ci possa essere un effetto contagio. Riteniamo che il renminbi sia sopravvalutato e perciò dovrebbe essere leggermente svalutato. A nostro avviso questo periodo di transizione è la causa degli elevati livelli di volatilità. Xi Jinping si sta sforzando di combattere la corruzione e consolidare il potere e ciò, di conseguenza, comporta una situazione politica e sociale incerta. Questo è forse l’aspetto a cui bisognerebbe prestare più attenzione ora. Maggiore sarà la stabilità nel contesto politico e sociale, maggiore lo diventerà nel contesto economico.

 

Per quanto concerne la caduta dei prezzi delle materie prime, crediamo che ciò sia una nota positiva per tutti, per l’India, per gli Stati Uniti e per l’Europa, tuttavia ci vuole tempo affinché i bassi prezzi energetici si possano trasferire all’economia reale. Associare la crescita globale ai prezzi dell’energia e delle materie prime era vero fino a dieci anni fa. Oggi abbiamo molta più energia di quanto pensassimo e in un contesto di crescita lenta avere a disposizione un ulteriore barile di petrolio, di cui però non si ha bisogno, non vale nulla, per tale ragione stiamo assistendo alla caduta dei prezzi. In generale, questa dovrebbe essere una notizia molto positiva per i consumatori.

 

A nostro avviso la Fed vuole rialzare i tassi, tuttavia questo periodo di volatilità ha fatto credere a molte persone che ci saranno ancora politiche monetarie accomodanti. Potenzialmente la Fed desisterà dal rialzare i tassi fino a dicembre e forse fino all’inizio del 2016. Nonostante tutto, l’Istituto centrale americano vuole ritornare a un contesto di normalizzazione dei tassi, di conseguenza un aumento di 25 punti base, specialmente con una economia statunitense forte, non è una aspettativa irragionevole, anche con questa volatilità in Cina.

 

Non stiamo cercando di scommettere sui tassi di interesse, al contrario tentiamo di metterci nei panni dei policy maker e capire la direzione di lungo termine. Cosa stiamo facendo in tale contesto? Ci stiamo focalizzando su quelle società di qualità di cui possediamo approfondite informazioni circa l’incremento dei ritorni nel futuro, utilizzando la nostra piattaforma di ricerca globale per trovare tali società. La volatilità ci permette di rafforzare le nostre posizioni, se abbiamo forti convinzioni: questo è quello che abbiamo fatto durante le oscillazioni dei mercati.

 

Abbiamo sovrappesato i titoli finanziari a inizio anno, una scelta che si è rivelata di successo; poi il comparto ha fatto molti passi indietro e abbiamo tagliato l’esposizione a inizio estate; ora stiamo cercando di trovare opportunità di investimento nel settore. A nostro avviso, se la volatilità persistesse e tenesse giù i tassi, le operazioni di M&A dovrebbero continuare ad essere un driver importante per l’economia globale e vedremo società che si finanziano a tassi bassi per consolidare i propri settori e rimuovere la capacità in eccesso.

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