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7/16/2015
Il peso del debito della Grecia non è sostenibile per l'Eurozona. E' l'opinione di David Basola, responsabile per l’Italia di Mirabaud AM, nella sua ultima analisi che pubblichiamo.
Nel complesso, i dati sulla crescita dell’Eurozona nel secondo trimestre sono stati incoraggianti, in linea con un’espansione del PIL di circa l’1,5 – 2%. Uno dei fattori principali è la domanda interna, con le vendite al dettaglio nell’intera area della moneta unica che ad aprile e a maggio si sono attestate a 2,4%, al di sopra della media del primo trimestre. Inoltre, la fiducia dei consumatori rimane elevata: sebbene di recente sia leggermente diminuita, non c’è stata alcuna contrazione nella registrazione di nuovi autoveicoli, dopo il forte incremento visto nel primo trimestre.
La persistenza dei dati relativi alla spesa per i consumi è particolarmente incoraggiante, alla luce del rimbalzo dei prezzi. Per quanto riguarda poi i negoziati sulla crisi della Grecia, secondo noi l’ammontare del pacchetto di aiuti (85 miliardi di euro) è considerevole e probabilmente allevierà, almeno nel breve periodo, i timori sul rifinanziamento del debito sovrano ellenico. Ovviamente, i rischi principali sono di carattere politico, poiché l’accordo deve essere approvato dai parlamenti dei vari Paesi e un prestito-ponte è essenziale. Osserviamo, poi, che non è stata concordata alcuna riduzione del valore nominale del debito – continuiamo a credere che il peso del debito sovrano greco non sia sostenibile.
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