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Azioni: cosa aspettarsi dall'healthcare nel 2015

2/11/2015 | Redazione Advisor

Negli ultimi tre anni chi ha investito in questo settore ha visto raddoppiare il proprio capitale. Per Christophe Eggmann, gestore del fondo JB Health Innovation Fund, le prospettive sono ancora attraenti


Negli ultimi tre anni chi ha investito nel settore healthcare ha visto raddoppiare il capitale senza movimentare le posizioni. Questo settore azionario è stato di gran lunga il migliore tra quelli che compongono l’indice delle borse di tutto il mondo, registrando un risultato superiore all’indice azionario globale (MSCI World).

Ricerca e l’innovazione scientifica sono state la vera ragione che spiega l’impressionante performance del settore: dagli anni ’90 non sono mai state così promettenti le prospettive di trasformare l’innovazione in campo medico in scoperte rivoluzionarie. Cosa aspettarsi dal punto di vista delle performance, dunque, nei prossimi mesi? Lo spiega in un recente commento Christophe Eggmann, gestore del fondo JB Health Innovation Fund - Swiss & Global Asset Management.
 



Riteniamo che il 2015 possa riservare ulteriori importanti progressi dal punto di vista regolamentare a vantaggio di molte società del settore. Sono attesi cambiamenti epocali in un crescente numero di aree terapeutiche, ad esempio nuovi medicinali per la sclerosi multipla. Si tratta di farmaci che dovrebbero non solo rallentare la degenerazione della malattia ma invertire la progressione. Ma si attendono risultati innovativi anche nell’immuno-oncologia, per trasformare il tumore in malattia cronica, nelle terapie genetiche che individuano il difetto genetico che causa malattie rare, nelle terapie per l’acondroplasia (nanismo), nei trattamenti per la fibrosi del fegato e nelle malattie cardiovascolari. E sono solo alcune delle aree mediche interessate dall’innovazione. Dal punto di vista di un investitore, il potenziale economico di trattamenti medici innovativi deve essere messo in relazione con le valutazioni del settore. I multipli del settore healthcare hanno recuperato dai minimi del 2009 (meno di 10x cioè il prezzo pari a 10 volte l’utile atteso) raggiungendo il valore mediano degli ultimi 25 anni (18x), pur tuttavia rimanendo ancora al di sotto del picco massimo raggiunto nel ciclo precedente (35x). In termini relativi, gli scambi nel settore healthcare sono effettuati con un premio del 12% rispetto al mercato, molto al di sotto del 45% dell’ultimo ciclo. A nostro giudizio le prospettive ancora attraenti del settore potrebbero giustificare un premio attorno al 25-30%. Ci aspettiamo che il 2015 possa essere un altro anno positivo considerando il potenziale per una ulteriore espansione dei multipli e una ulteriore crescita dei guadagni (che verosimilmente dovrebbe riflettersi in crescita dei valori di borsa).

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