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Dieci motivi per puntare sull'obbligazionario high yield Usa

11/4/2014

Stefan Isaacs, gestore del fondo M&G European Corporate Bond, spiega perché il comparto può fornire spunti molto interessanti


Le preoccupazioni per la crescita globale, i timori per una Fed meno accomodante, e la limitata liquidità del mercato high yield, ha portato negli ultimi mesi ad un aggiustamento dei prezzi del comparto ad alto rendimento. Il mercato high yield USA, dopo la peggiore performance da tre anni a questa parte registrata nel  terzo trimestre del 2014, ora  offre un punto d’entrata molto più attraente. E' l'analisi di Stefan Isaacs, gestore del fondo M&G European Corporate Bond, spiega perché il comparto può fornire spunti molto interessanti. 

 

Anche se il mercato si è mosso velocemente recentemente, più di quanto si fosse potuto immaginare, credo che ci siano dieci valide ragioni per cui l’high yield USA a questi livelli può essere considerato un’opportunità d’acquisto.

 

1)  I livelli dello spread sono tornati ai minimi registrati a ottobre 2013. A giugno di quest’anno lo spread è stato più basso, ma solamente per un breve intervallo di tempo. La recente correzione ha lasciato questi valori intorno al picco del 40%.

 

2)    L’indice del BoFa Merrill Lynch US High Yield ha raggiunto recentemente il rendimento del 6,4%, avendo scambiato intorno ai minimi del 4,85% a giugno, ed è attualmente al 6%, livello che riesce ad attrarre gli investitori istituzionali.

 

3)    Mentre il livello assoluto dei rendimenti dei titoli obbligazionari può sembrare basso rispetto alle medie storiche, le valutazioni in confronto a liquidità e titoli di Stato rimangono ancora convincenti.

 

4)    Dato il livello relativamente alto del reddito generato dall’asset class, ed una previsione positiva rispetto ai default, l’asset class può sopportare un considerevole ampliamento degli spread prima di sottoperformare rispetto a liquidità e bond governativi. Assumendo un tasso di default pari al 2% e nessun cambiamento nei rendimenti dei titoli di Stato, gli spread delle obbligazioni high yield USA dovrebbero aumentare  di circa 100 punti base  rispetto all’attuale livello per registrare una performance peggiore di un Treasury USA di analoga duration. Questo vorrebbe dire ritornare a livelli di spread non registrati dal 2012.

 

5)    Quest’anno, gli altri asset a reddito fisso hanno significativamente sovraperformato rispetto all’high yield. In base all’indice BoFa Merrill Lynch, i Treasuries hanno reso il 5,5% e corporate investment grade hanno reso il 7,7% year-to-date, mentre gli high yield statunitensi hanno guadagnato il 4,5%. Le obbligazioni con rating BB (la categoria di obbligazioni con rating più alto tra gli high yield) si sono deprezzati notevolmente rispetto alle obbligazioni societarie BBB.

 

6)    Le caratteristiche tecniche sono  migliori rispetto a pochi mesi fa, quando l’asset class che hanno assistito a circa 20 milioni di dollari di deflussi nel 2014 (sulla base dell’indice BoFa Merrill Lynch). L’ondata di nuove emissioni  è lentamente diminuita e il mercato è diventato più accorto nel comprare  rischio. 

 

7)    I fondamentali  delle compagnie statunitensi che hanno emesso obbligazioni ad alto rendimento, pur essendo peggiorati negli ultimi due anni, continuano ad essere ragionevoli, con leva e copertura degli interessi entrambe a 3,9x a livello di indice.

 

8)    Gli scenari di default rimangono positivi. I rischi di rifinanziamento sono uno dei maggiori ostacoli per le aziende già indebitate, ma questi rischi appaiono limitati nei prossimi due anni, poiché molte aziende hanno beneficiato di un’abbondante liquidità per estinguere il loro debito, come dimostra il grafico successivo.

 

9)    Quando la Fed eventualmente alzerà i tassi, è probabile che rimarrà cauta e che l’irrigidimento della politica monetaria sarà lento.  È decisamente poco credibile che il carry trade subisca una brusca battuta d’arresto in un futuro prossimo.

 

10) È probabile che politiche rigide siano accompagnate da un miglioramento dello scenario economico. Mentre la quota dei profitti aziendali rispetto al Pil è già relativamente alta, ciò potrebbe essere sostenibile nel contesto di un’economia più forte.

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