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Bond, ecco gli effetti delle politiche monetarie

9/10/2014

Questa settimana la Banca Centrale Europea ha annunciato un piano di quantitative easing e di credit easing. Quali potrebbero essere gli effetti delle politiche monetarie prova a spiegarlo Chris Iggo, cio global fixed income di AXA IM


Questa settimana la Banca Centrale Europea ha annunciato un piano di quantitative easing e di credit easing. Quali potrebbero essere gli effetti delle politiche monetarie delle banche centrali prova a spiegarlo Chris Iggo, cio global fixed income di AXA IM

 

"Secondo le mie previsioni, nelle prossime settimane i mercati distingueranno più chiaramente tra le prospettive dei tassi nell'Area Euro e negli Stati Uniti/Regno Unito, mentre si farà meno evidente la recente tendenza per cui il calo dei rendimenti dei Bund trascina al ribasso Treasury e gilt. Molto dipende dall’approccio generale nei confronti del rischio, ma alla luce della ripresa dei mercati azionari ci troviamo in una fase di propensione al rischio. Il problema per i mercati obbligazionari è che il potenziale di rialzo è limitato, pertanto temo che il rendimento complessivo sarà più basso nell’ultimo trimestre dell’anno rispetto ai livelli raggiunti finora nel 2014. Gli spread di credito probabilmente saliranno più rapidamente in periodi di avversione al rischio rispetto a quanto sono scesi in una fase di stabilità. Pertanto, anche se non siamo necessariamente pessimisti per quanto concerne le condizioni di credito, ci aspettiamo maggiore volatilità. Non mancheranno quindi le opportunità per incrementare le posizioni nel reddito fisso a rendimenti più alti e spread di credito più ampi".

 

"Uno dei nostri tre scenari per quest'anno prevedeva un rialzo dei tassi a causa dei dati deludenti sulla crescita e sui risultati delle imprese oppure a causa dell’avversione ai rischi geopolitici. Alla fine il rialzo dei tassi è spiegabile attraverso la crescita deludente in Europa e i fattori geopolitici.  Anche se gli spread di credito non si sono ampliati molto, il credito ha sottoperformato, soprattutto nelle ultime settimane e in particolare nel segmento high yield. Il rialzo dei tassi non solo potrebbe far salire i rendimenti ma avrebbe anche un impatto negativo sugli spread. Occorre prudenza in un’asset class che continua a presentare valutazioni elevate anche se l’offerta tecnica per il reddito fisso resta più robusta che mai".

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