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Gestore della settimana: "Equity emergente, uno sguardo al Medio Oriente"

8/18/2014 | Alessandro Chiatto

"Dopo due anni di sottoperformance, per i mercati azionari emergenti ci sono alcuni elementi che possono dare conforto". Parola di Rèmy Marcel, del global emerging markets equity team di Amundi


"Dopo due anni consecutivi di sottoperformance, per i mercati azionari emergenti ci sono alcuni elementi che possono dare conforto". Parola di Rèmy Marcel (nella foto), del global emerging markets equity team di Amundi e gestore del fondo Amundi Funds Equity MENA e specializzato nell'area europea, del Medio Oriente e dell'Africa. Ad AdvisorOnline.it, il gestore spiega l'outlook dei prossimi mesi per la zona in questione.

 

"In molti paesi - spiega il gestore - ci sono picchi di inflazione che permettono di pensare che le politiche monetarie stiano dando benefici a questa asset class. Guardando alle valutazioni, abbiamo ottimi motivi di pensare ci siano buone notizie, dato che anche i flussi stanno cominciando a remare in questa direzione".

 

"Per quanto riguarda l'area dell'Est Europa, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria stanno beneficiando della crescita economica europea. All'interno del nostro portafoglio, siamo molto positivi riguardo questi paesi. In Polonia ci sono state diverse riforme, che hanno portato a flussi strutturali nel mercato azionario. In Ungheria, il governo ha inserito nuove riforme che agevolano il funzionamento del sistema bancario".

 

"Non solo, perché all'interno del fondo MENA  siamo molto positivi su paesi come l'Arabia Saudita, un'area dove si possono trovare più di 50 titoli e, quindi, c'è diversa scelta per gli investitori. Qui, siamo focalizzati specialmente nel settore finanziario".

 

"All'interno dei paesi del GCO (Tunisia, Marocco, Egitto, Arabia Saudita, UAE, Oman, Qatar, Bahrain, Kuwait, Giordania e Libano) non esistono rischi valutari, dato che si tratta di Paesi produttori e non esportatori. I rischi, invece, sono geopolitici. Tuttavia, all'interno del nostro fondo abbiamo messo in conto le tensioni politiche, monitorando strettamente i rischi. La nostra view è che nei prossimi due-tre anni la situazione non collasserà. Le società all'interno di questi paesi continueranno a produrre e investire i loro guadagni. Contrariamente al resto del mondo, le regioni in cui investe MENA sono caratterizzate da un forte supporto del governo all'economia, crescente domanda dei consumatori e stabilità finanziaria".

 

"A livello settoriale, il fondo è principalmente esposto in quattro aree chiave: quella dei consumi, dove c'è una forte domanda da parte di una popolazione giovane e in crescita; quello delle infrastrutture, grazie all'espansione delle politiche fiscali nell'area; quella della salute, dato che abbiamo registrato una crescente domanda nell'healthcare e una forte attenzione da parte dei governi; quello finanziario, che porta con sé forti valutazioni e outlook positivi, con le banche che stanno beneficiando della crescita dei rendimenti americani".

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