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Allianz G.I.: obbligazionario, attenti all'effetto ketchup

8/11/2014

Secondo Franck Dixmier, cio European Fixed Income, sui mercati dei bond europei si dovrà prestare molta attenzione


Secondo Franck Dixmier, cio European Fixed Income di Allianz Global Investors, “alle valutazioni attuali vale la pena chiedersi se gli investitori siano quasi compiaciuti. È sufficiente osservare la volatilità bassissima in tutte le asset class: l’indolenza che caratterizza i mercati obbligazionari ha portato a trascurare ciò che in altri momenti avrebbe innescato cambiamenti significativi".

 

OBBLIGAZIONARIO EUROPEO: I mercati obbligazionari europei quest’anno hanno preso in contropiede la maggioranza degli investitori. "Questo contesto è fondamentalmente favorevole per i mercati obbligazionari. Tale convinzione è stata rafforzata dalla Banca Centrale Europea, il cui impegno costante per una politica monetaria più accomodante ha portato ad una fase ancora più acuta della financial repression nella zona euro". Dixmier spiega che lo scenario rimane ancora fondamentalmente favorevole, ma che la performance registrata nel primo semestre dai mercati obbligazionari dell’area euro sarà difficile da replicare: “Alle valutazioni correnti vale la pena chiedersi se gli investitori siano quasi compiaciuti. È sufficiente osservare la bassissima volatilità in tutte le asset class. L’indolenza che caratterizza i mercati obbligazionari ha portato a trascurare ciò che in altri tempi avrebbe innescato cambiamenti significativi”.

 

Quali sono le conseguenze per le strategie di investimento? In primo luogo, è importante riconoscere che questo scenario molto probabilmente prevarrà ancora per alcuni mesi, durante i quali la ricerca di rendimento sosterrà tutti i prodotti a spread, comprese le obbligazioni sovrane dei paesi periferici. In termini di rischio, Dixmier ritiene opportuno prestare attenzione all’"effetto ketchup”, che si verifica quando le pressioni accumulate si traducono poi in una reazione improvvisa. Ma non siamo ancora a questo punto! In ogni caso, i “tail risk” (rischi estremi) dovrebbero essere oggetto di copertura attiva tramite le opzioni, ovvero in modo relativamente poco costoso alla luce dei livelli di volatilità molto contenuti.

 

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