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Reddito fisso: il rendimento migliore secondo GAM

8/5/2014

Gli investitori tradizionali del reddito fisso faticano ad ottenere ritorni significativi. Tuttavia, nel debito subordinato emesso da società con un rating investment grade si possono trovare attraenti opportunità di investimento


Nella prospettiva di un mercato con tassi di interesse in rialzo, gli investitori tradizionali del reddito fisso faticano ad ottenere ritorni significativi. Tuttavia, secondo quanto si legge in un commmento di GAM, nel debito subordinato emesso da società con un rating investment grade si possono trovare attraenti opportunità di investimento. Lo testimonia l’andamento nei suoi primi tre anni di vita del fondo GAM Star Credit Opportunities che, disponibile in EUR, GBP e USD, investe principalmente in obbligazioni a tasso fisso e fluttuante emesse da società non pubbliche con rating elevati, incluse le obbligazioni convertibili.
 
“Dal lancio, nel luglio 2011, al 30 Giugno 2014 il fondo GAM Star Credit Opportunities (EUR) ha generato un rendimento annualizzato del 13,4%, al netto di commissioni, a fronte del 6,8%  registrato dal benchmark1,” commenta Luca Pellegrini, client director di GAM, responsabile dello sviluppo del mercato italiano. “Si spiega così il forte apprezzamento degli investitori, che ha spinto il patrimonio in gestione a superare il miliardo di franchi svizzeri.”
 
La famiglia dei fondi GAM Star Credit Opportunities è gestita da Anthony Smouha e Gregoire Mivelaz, rispettivamente ceo e gestore di Atlanticomnium S.A., società indipendente di asset management che dal 1985 affianca GAM.
 
“Investiamo in debito subordinato emesso da società in salute, con bilanci solidi e il potenziale per registrare un apprezzamento del capitale”, spiega Anthony Smouha, aggiungendo che “questi bond offrono rendimenti attraenti. In particolare, le società finanziarie presentano alcuni degli investimenti in debito subordinato più allettanti, poiché continuano a rafforzarsi con l’introduzione delle regole sull’adeguatezza del capitale, come quelle di Basilea III.”
 
"Gli effetti di regole più severe non si esauriranno con l’entrata in vigore di Basilea III. Infatti, poiché i nuovi requisiti saranno introdotti gradualmente nell’arco di diversi anni e diverranno pienamente efficaci nel 2019, gli investitori potrebbero trovarsi ad approfittare di altri cinque anni di graduale miglioramento della qualità di tali società. Vediamo potenziale per un ulteriore restringimento degli spread nel medio termine, soprattutto via via che l’offerta di debito subordinato di vecchio tipo si riduce, dati gli scambi o le redemption dei bond”, conclude 
Smouha.
 
 
 

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