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Volatilità in calo? M&G consiglia ancora l'azionario

8/5/2014

L'equity rimane la scelta premiante in un portafoglio multi-asset. E' l'analisi di Juan Nevado, team multi-asset di M&G Investments e co-gestore del fondo M&G Dynamic Allocation fund


Volatilità e avversione al rischio in calo, ma l’azionario rimane la scelta premiante in un portafoglio multi-asset. E' l'analisi di Juan Nevado, team multi-asset di M&G Investments e co-gestore del fondo M&G Dynamic Allocation fund.

 

L’ossessione per la politica monetaria delle banche centrali e per la tempistica degli eventuali rialzi dei tassi da parte di Fed e Bank of England continuano a essere gli argomenti prediletti dei commentatori di mercato. Tuttavia, è virtualmente impossibile prevedere quando questi tassi aumenteranno e soprattutto capire precisamente come reagiranno i mercati in quel frangente. Crediamo sia preferibile indirizzare la nostra attenzione ai segnali di valutazione nel lungo termine alla luce dell’attuale contesto economico, rimanendo molto attenti rispetto alle possibili opportunità che potrebbero crearsi dalla volatilità causata da reazioni emotive dei mercati. 

 

In un contesto di economie in espansione e politiche ampiamente focalizzate sulla crescita, al prezzo attuale l’azionario è ancora l’asset class più interessante. Per questo motivo manteniamo una posizione sovrappeso nel fondo; la quota sull’equity è suddivisa in un basket azionario ben diversificato che include esposizioni principalmente su Europa e Inghilterra, poi su alcuni mercati asiatici ed emergenti, e su alcuni comparti dell’azionario degli Stati Uniti. Nella fase di relativa calma dei mercati fino alla fine del secondo trimestre dell’anno, abbiamo adottato un approccio paziente, e siamo fiduciosi del fatto che il fondo sia ben posizionato per utilizzare la sua flessibilità  per rispondere alle future opportunità che si potrebbero creare. Ad esempio, dopo una fase di volatilità per i mercati dell’Europa periferica, ultimamente giorni abbiamo aggiunto un po’ di esposizione all’azionario italiano e aperto una nuova posizione sull’azionario spagnolo. 

 

Il comparto obbligazionario rimane meno interessante rispetto all’azionario. Le obbligazioni a breve scadenza mainstream, in particolare, sembrano aver raggiunto livelli di valutazioni potenzialmente pericolosi, nel senso che sono decisamente sovrapprezzate a causa della reazione comportamentale degli investitori alla volatilità. I rendimenti su alcuni bond tradizionali a lunga scadenza possono ancora essere giustificati, specialmente se si guarda al potenziale di diversificazione rispetto all’azionario che offrono a portafoglio multi-asset in alcune fasi di mercato. Tuttavia, dopo la forte performance di quest’anno, questo potenziale di diversificazione sembra essersi drasticamente ridotto. A maggio abbiamo sfoltito la nostra posizione sui Treasuries a trent’anni, e abbiamo mantenuto anche una posizione corta in titoli di Stato USA a cinque anni. Nel frattempo, abbiamo aggiunto una posizione ragguardevole sui titoli di Stati di alcuni mercati emergenti selezionati di Malesia, Sud Africa, Messico, Brasile e recentemente abbiamo introdotto un piccolo peso in titoli di Stato indonesiani a due anni, dove crediamo che gli attuali rendimenti siano decisamente superiori rispetto al rischio assunto.

 

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