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M&G: Brasile, vincere fuori dal campo è dura

7/8/2014

Matthew Vaight, gestore del fondo M&G Global Emerging Markets, ritiene che il Brasile abbia attraversato una profonda trasformazione, ma che siano necessarie altre riforme perché il Paese possa realizzare il suo potenziale


In questi giorni, con i Mondiali di Calcio in corso, gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul Brasile. La nazione ospitante non punta solo al successo dell’evento sportivo, spera che la Coppa possa costituire un forte stimolo per l’economia del Paese. Matthew Vaight, gestore del fondo M&G Global Emerging Markets, ritiene che il Brasile abbia attraversato una profonda trasformazione negli ultimi anni ma che siano necessarie altre riforme perché il Paese possa realizzare il suo potenziale.

 

Il recente sviluppo del Brasile può essere attribuito in gran parte all’introduzione del Plano Real nel 1994. Dopo aver attraversato una serie di crisi economiche negli anni ottanta e all’inizio degli anni novanta, culminate in crescenti livelli d’inflazione, il Brasile ha adottato una nuova moneta e una serie di misure fiscali e monetarie che hanno portato una fase di stabilità.

 

Ospitando la Coppa del Mondo, il Brasile intende mostrare ciò che il Paese ha realizzato negli ultimi anni. Tuttavia, è probabile che l’appuntamento mondiale stia attirando maggiormente l’attenzione anche sulle difficoltà legate alla realizzazione delle infrastrutture e sul fatto che, dopo aver corso per diversi anni, l’economia del Brasile sembra aver recentemente perso il suo slancio.

 

Le elezioni presidenziali dell’ottobre 2014 potrebbero rappresentare un catalizzatore per il cambiamento. Uno dei freni maggiori al progresso del Paese è costituito dalle scarse infrastrutture. Sono stati spesi soldi per rinnovare gli aeroporti in vista dei Mondiali di calcio, ma strade, porti e ferrovie hanno ancora bisogno di essere sviluppati. L’investimento pubblico in infrastrutture supera di poco il 2% del PIL, molto più basso di altri Paesi emergenti. Tuttavia, ci si aspetta che sia il Presidente Dilma Rousseff, all’inseguimento di un nuovo mandato, sia i candidati dell’opposizione daranno priorità ai progetti legati ai trasporti, in modo da rimettere in moto il Paese.

 

Gli investitori sperano inoltre che le elezioni portino riforme nel sistema fiscale del Paese e l’introduzione di misure più favorevoli al business. Il Governo ha una forte influenza sui settori bancario ed energetico e utilizza aziende di proprietà statale per raggiungere obiettivi politici, quali mantenere basso il prezzo del carburante. Molte aziende trarrebbero beneficio da una minore interferenza del Governo nell’economia e una maggiore stabilità nella regolamentazione. È inoltre opinione condivisa che sia necessario un miglioramento della produttività.

 

Selezionando i titoli con un approccio bottom-up, siamo ancora convinti che vi siano opportunità interessanti in Brasile nonostante la situazione macroeconomica. Riteniamo che il Brasile abbia alcuni dei migliori team manageriali al mondo. 

 

È possibile inoltre trovare aziende con alti livelli di corporate governance: sono molte le aziende che scelgono di soddisfare rigorosamente i requisiti richiesti per quotarsi nel segmento Novo Mercado della Borsa brasiliana. Crediamo, dunque, che la qualità delle aziende brasiliane costituisca una forte motivazione per investire nel Paese. 

 

I problemi economici del Brasile hanno innegabilmente avuto un effetto negativo sul sentiment degli investitori negli ultimi tempi. Tuttavia, crediamo che nel lungo periodo ci sia poca correlazione tra la crescita economica di un Paese e i rendimenti sul mercato azionario. Riteniamo che contino maggiormente le singole imprese, e che i prezzi delle azioni siano fondamentalmente dipendenti dalla capacità delle aziende di creare valore per i propri azionisti generando rendimenti superiori al costo del capitale.

 

Nonostante la fiducia degli investitori si sia ultimamente affievolita, riteniamo che il Brasile abbia ancora un enorme potenziale. Il Paese ospitante sta dimostrando di avere buone possibilità di vincere la Coppa del Mondo, e se i legislatori introdurranno riforme che andranno a migliorare le infrastrutture e la competitività, il Paese potrà tornare vincente anche fuori dal campo. Il Brasile, entrando nella fase successiva del suo sviluppo, potrebbe offrire molte opportunità interessanti per accorti stockpicker.

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