L’economia Usa è a un punto di svolta ed è in arrivo un periodo di crescita più rapida. E' l'incipit  dell'analisi di Richard Hoey, chief economist di BNY Mellon, che prevede in totale otto anni di espansione economica per gli Usa, dal 2009 al 2017.

 

“La revisione al ribasso delle stime economiche per il 2014 riflette la debolezza economica che ha già caratterizzato i mercati nei primi mesi dell’anno”, dichiara Hoey. “Crediamo che le nuove, più modeste previsioni arrivino proprio in un momento in cui la crescita globale, e la crescita negli Stati Uniti in particolare, sono giunte a un punto di svolta. La prossima fase del ciclo economico sarà caratterizzata da una crescita più rapida rispetto a quella degli anni passati. Ci attendiamo una crescita dell’economia globale del 3,5%-4% nei prossimi 4-8 trimestri, e del 3% negli Stati Uniti”.

 

Hoey continua ad aspettarsi una crescita moderata ma costante anche in Europa per diversi anni a venire, a partire da un 1%-1,5% nel 2014.

 

L’economia cinese, nel frattempo, sta rallentando e il settore immobiliare si sta indebolendo. Hoey, comunque, ritiene che il processo sarà graduale e non si tradurrà in una vera e propria crisi finanziaria.

 

Nelle previsioni di Hoey, la politica monetaria degli Stati Uniti resterà accomodante ancora a lungo, portando a un periodo complessivo di otto anni di espansione economica (dal 2009 al 2017), con un aumento graduale dei tassi ufficiali da parte della Fed sul finire del 2015 e nel 2016, seguito da una stretta più rigida nel 2017 o nel 2018, dopo le elezioni presidenziali del 2016.