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UBP sceglie l'alternativa Svizzera

5/16/2014

In Europa, la Svizzera rappresenta l’alternativa a livello globale. E' la tesi di Eleanor Taylor Jolidon, fund manager di Swiss & Global Equity di Union Bancaire Privée


In Europa, la Svizzera rappresenta l’alternativa a livello globale. E' la tesi di Eleanor Taylor Jolidon, fund manager di Swiss & Global Equity di Union Bancaire Privée, che spiega come più di ogni altro mercato locale, infatti, la Svizzera offra realmente degli investimenti globali, poiché il mercato interno è troppo piccolo per poter soddisfare l'alta qualità e l’alto potenziale di crescita delle imprese elvetiche quotate.
 
Infatti, oltre il 90% dei ricavi delle aziende svizzere quotate è generato all’estero, in maniera comunque equilibrata: il 40% del fatturato proviene infatti dall’Europa, il 30% dall’America e il rimanente 30% dall’Asia. 
 
Il mercato elvetico, nell’insieme, offre agli investitori il più alto livello di Cash Flow Return on Investment (CFROI), il tasso che misura, in termini reali, il rendimento degli investimenti dell'impresa. Tale vantaggio è dovuto all’eccellente posizionamento geografico delle imprese svizzere che, ancor prima dei loro competitor, sono state in grado di istituire proprie basi di produzione, fidelizzazione dei clienti e reti di fornitura a livello globale. Le società svizzere solitamente hanno anche dei livelli molto elevati in termini di innovazione, grazie a una visione globale e a una serie di leggi sul lavoro liberali, in grado di attrarre dipendenti di alta qualità. 
 
Ad aprile, lo Swiss Performance Index (SPI) è salito dell’1,6%, tuttavia c’è stato un evidente spostamenti degli investitori da quei titoli che, negli ultimi sei mesi, hanno registrato uno slancio positivo, verso azioni che hanno sottoperformato negli ultimi tempi. Infatti, indipendentemente dai solidi resoconti sugli utili, dagli outlook positivi e dai dati macro di supporto, alcuni titoli hanno raggiunto livelli semplicemente troppo elevati secondo gli operatori e sono stati quindi venduti. Analogamente, titoli che continuano a vedere una revisione a ribasso degli utili e i cui outlook sono legati più alla speranza che a una reale crescita, sono stati nuovamente scelti dagli investitori.
 
Il mese di aprile ha effettivamente visto un numero incoraggiante di Opa in Svizzera. Tuttavia, finora, i prezzi elevati hanno ostacolato una forte sovraperformance dopo il debutto. Inoltre, alcuni movimenti negativi sui tassi di cambio e una serie di forti revisioni a ribasso degli utili delle maggiori compagnie elvetiche, hanno fatto calare il consenso sugli utili attesi. 
 
In generale però, le società svizzere hanno un forte riconoscimento in termini di marchio, non solo per il fatto stesso di essere "Swiss made", ma anche grazie alla costanza delle loro performance, che ha consentito a tali società di registrare performance operative e sul mercato azionario al di sopra della media degli altri mercati. Infatti, negli ultimi 30 anni, il mercato svizzero ha costantemente sovraperformato l'indice MSCI World. È quindi chiaro che la Svizzera giochi un ruolo di alta qualità all’interno del continente europeo, in termini di performance sostenibile. 
 
Pertanto, riteniamo che il mercato svizzero possa registrare in generale una buona performance nel 2014, e in particolare ci attendiamo che il contributo maggiore arrivi dalle società di dimensioni più ridotte, rispetto alle grandi compagnie.

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