Il Financial Times ha dedicato la prima pagina ad un articolo intitolato: "Quest'anno la Cina supererà gli Stati Uniti come prima potenza economica". Il PIL della Cina per la prima volta ha superato quello degli Stati Uniti, interrompendo un “regno” durato quasi 150 anni. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo e tutti i mezzi di informazione ne hanno parlato. Cosa significa questo, concretamente? Gli esperti di Fidelity, tra i quali spiccano Raymond Ma (nella foto), gestore del fondo FF China Consumer Fund di Fidelity Worldwide Investments, e Bryan Collins, gestore del FF China RMB Bond Fund, provano a dare una risposta a questo quesito. 

"Partiamo dal dato. Le analisi dei più importanti istituti di ricerca - spiegano da Fidelity -  raccolti dall’International Comparison Programme della Banca Mondiale, hanno decretato che il PIL cinese, a parità di potere d’acquisto, supererà entro l’anno in corso quello statunitense, fino ad oggi  il più grande del mondo. La misurazione del PIL a parità di potere d’acquisto restituisceun’immagine più realistica dell’effettiva potenza di un’economia, rispetto alla volatilità di un confronto basato sul valore di scambio delle rispettive valute". 

 

"La velocità con cui la Cina ha colmato il gap con gli USA è impressionante, e lo è ancora di più se si pensa che nel 2005 lo stesso studio della Banca Mondiale decretava che l’economia cinese valeva la metà di quella americana. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, tra il 2011 e il 2014 l’economia cinese è cresciuta del 24% (quella americana “solo” del 7,6%), una crescita dove i consumi interni hanno un ruolo sempre più importante (36% del PIL nel 2013). E così il sorpasso, che era atteso nel 2019, avverrà con quattro anni di anticipo, chiudendo un dominio che era stato sancito nel 1872, quando gli Stati Uniti avevano tolto all’Inghilterra lo scettro di prima potenza economica mondiale". 

"La notizia del sorpasso della Cina sugli USA - sostengono ancora gli esperti di Fidelity -  può aver sorpreso qualcuno ma certo non gli analisti di Fidelity. Da anni insistiamo sul fatto che la Cina non è un tema di investimento passeggero ma che siamo di fronte a un trend secolare. Da tempo quindi abbiamo costruito una capacità di ricerca e una gamma di soluzioni di investimento sul mercato cinese che hanno reso Fidelity la vera “powerhouse of China” nel mondo dell’asset management. Se fino ad oggi si poteva ancora guardare con curiosità a questa storia di investimento, oggi l'importanza di avere in portafoglio la prima economia mondiale è ancora più chiara. Vediamo le principali soluzioni che Fidelity propone".

 

Il FF China Consumer Fund investe nelle società che hanno il potenziale per essere vincenti nella "Nuova Cina", cioè le migliori aziende attive non solo nei settori dei beni di consumo discrezionali e di base, ma anche nei settori dell'informatica e di internet, delle assicurazioni, delle energie rinnovabili e della sanità. Il fondo investe cioè nel tema dei consumi in Cina attraverso una molteplicità di settori.

 

Il FF China RMB Bond Fund è il fondo dedicato alle obbligazioni di elevato merito creditizio denominate in Renminbi, la valuta cinese che, grazie all’aumento del peso della Cina nell’economia mondiale vede crescere la sua importanza e la sua diffusione a livello globale.