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Swiss & Global: ecco il potenziale della new economy cinese

3/24/2014

Le nuove leggi e riforme varate da Pechino stanno trasformando il tradizionale modello economico del Dragone. Lo spiega Jian Shi Cortesi gestore del JB China Evolution Fund


La Cina sta attraversando una fase di importanti riforme strutturali. Il paese sta abbandonando il modello trainato dagli investimenti in favore di un’economia guidata da con­sumi e innovazione. Di seguito un commento a cura di Jian Shi Cortesi (nella foto) gestore del JB China Evolution Fund di Swiss & Global Asset Management.

La crescita del PIL della Cina è in fase di rallentamento, in quanto il governo del paese concentra i propri sforzi sul mi­glioramento della qualità e dell’efficienza della crescita. Nuo­ve leggi e riforme stanno trasformando il tradizionale model­lo trainato dagli investimenti in una "new economy" guidata dai consumi e dall’innovazione. Mentre la Cina si addentra in questa fase di riforme strutturali, alcuni settori subiscono un impatto negativo che potrebbe portarli a un calo secolare.

Tuttavia molti rami dell’economia cinese stanno beneficiando di questi cambiamenti e continuano a crescere velocemente, creando interessanti opportunità d’investimento. Le riforme dovrebbero aiutare la Cina a diventare il secondo mercato dei consumi più grande nel mondo entro il 2015: il paese conti­nua, infatti, a sperimentare una velocità di crescita record dei redditi individuali.

L’evoluzione economica crea opportunità
L’attuale modello di crescita economica cinese trainato dal credito non è sostenibile; tuttavia, la seconda economia mon­diale per dimensioni si sta evolvendo. I nuovi pacchetti di ri­forme presentati a novembre 2013 in occasione del terzo plenum cinese includono 60 iniziative che dovranno essere attuate nei prossimi anni. Questo piano ambizioso consentirà alla Cina di avviare un nuovo percorso di crescita mediante la promozione di un’economia trainata dal mercato, il soste­gno alle aziende private, la spinta ai consumi e l’intensifica­zione del processo di urbanizzazione. Al contempo, la transi­zione economica cinese sta anche creando opportunità d’investimento in settori e aziende che beneficeranno delle riforme strutturali.

Investire nei settori della "new economy"
Questa transizione non trova attualmente conferma nell’indice MSCI China, che è ancora fortemente sbilanciato verso la "old economy" cinese con il 65% dei suoi membri formato da aziende provenienti dai settori energetici, finanziari, dei materiali e delle telecomunicazioni. Molte di queste aziende sono ormai mature, di proprietà dello Stato e caratterizzate da una crescita lenta con difficoltà politiche evidenti. Inoltre, la maggioranza di esse è ben coperta dagli analisti. A differenza dell’indice, il JB China Evolution Fund si concentra sui settori della "new economy" cinese, con fino al 70% delle allocazioni in industrie emergenti, in forte crescita, che beneficiano di politiche governative favorevoli (tecnologie, sanità ed energie pulite).

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