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Fitch: in Italia ci vuole il "governissimo"

4/22/2013

L'agenzia di rating torna ad avvertire la Penisola: la mancanza di governo nuoce al clima di fiducia. L'agenzia ha anche tolto la tripla A al Regno Unito


L'attuale mancanza di un governo con un mandato appropriato nel caso dell'Italia nuoce al clima di fiducia. E una ricetta giusta, secondo Fitch, sarebbe quella di una "grande coalizione" per la messa a punto della riforma della legge elettorale. Lo ha detto David Riley, responsabile per i rating sovrani dell'agenzia anglo americana. Tuttavia, lo spread tra Btp decennali e gli analoghi tedeschi è sceso oggi sotto i 285 punti: il rinnovo al Quirinale di Napolitano sembra ridurre l'incertezza politica sull'Italia e fa sperare ai mercati che il nostro Paese riesca in breve tempo a uscire dall'impasse. 

E sempre Fitch venerdì sera ha tolto alla Gran Bretagna il giudizio massimo di tripla A, abbassando il giudizio a AA+ con outlook stabile. Il downgrade, spiega una nota, riflette la debolezza economica e fiscale del paese e le previsioni di un incremento del debito e del deficit del Paese. La bocciatura segue quella di febbraio ad opera di Moody's da tre A al livello Aa1. Fino a quel momento, l'Inghilterra aveva goduto dei massimi voti per quasi 35 anni, esattamente dal 1978. L'unica agenzia a mantenere la tripla A sulla Gran Bretagna è a questo punto solo Standard & Poor's.

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