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Cipro: ecco gli effetti dell'accordo sui mercati

3/26/2013

L'incertezza fa ancora da padrona. Il piano di salvataggio preoccupa. Il commento di Sara Yates, global currency strategist di JP Morgan Private Bank


I mercati sono sotto stress, l'incertezza fa ancora da padrona. Cipro si salva, ma il piano di salvataggio, dopo l'accordo raggiunto nella notte tra domenca e lunedì preoccupa. Di seguito commento di Sara Yates, Global Currency Strategist di JP Morgan Private Bank.

L'annuncio che la Bce avrebbe cessato di fornire liquidità di emergenza (Ela), se questo lunedì non fosse stato raggiunto un accordo per Cipro, ha fissato una difficile deadline per ulteriori progressi. Per Cipro è stato necessario arrivare quasi fino a mezzanotte di domenica per stabilire le modalità con cui raccogliere 5,8 miliardi di euro e quindi sbloccare il piano di salvataggio da 10 miliardi di euro della Troika.

Mentre i dettagli della transazione sono ancora poco chiari, dalle notizie che circolano sembra che l’accordo preveda: la seconda banca del Paese, la Laiki (nota anche con il nome di Popular Bank of Cyprus), verrà divisa in una buona e in una cattiva banca. La parte sana confluirà nella Banca di Cipro, il primo istituto di credito del paese e sempre nella parte buona confluiranno i depositi sotto i 100mila euro.

I depositi al di sopra della soglia dei 100mila euro "resteranno congelati finché non sarà effettuata la ricapitalizzazione della banca" e subiranno un taglio sostanziale. Non è ancora stato reso noto quanto verranno tagliati. La dimensione del taglio non è ancora nota. Poiché i mercati finanziari erano già preparati a dover affrontare quest’ultima crisi dell’Eurozona, queste notizie hanno prodotto una reazione pacata, con il cambio EUR/USD in aumento dal 1,2980-1,3050. Il comparto azionario ha avuto una reazione più forte, con il Nikkei +1,7% e Eurostoxx a +1,2%  in apertura.

Secondo la lettura preliminare, i dati PMI dell’Eurozona la scorsa settimana sono scesi. Il mercato si aspettava l'indice Pmi composito dell'area euro salire fino al 48,2 e registrare un'espansione sia per il settore manifatturiero sia per quello dei servizi in Germania. Al contrario, il composito dell'area euro è sceso al 46,5, indicando che il tasso di contrazione è aumentato a marzo. Per la Germania, i risultati sono stati ancora più preoccupanti. I dati indicano che il settore manifatturiero è tornato in contrazione. E anche se il settore dei servizi è riuscito mantenersi in espansione, il ritmo dell’espansione è rallentato più del previsto (51,6 rispetto a 55). Una volta che la notizia di Cipro verrà digerita, il netto contrasto tra l’andamento incerto dell’Eurozona e la marcia dell’economia degli Stati Uniti probabilmente peserà sul cross EUR/USD.

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