In Italia vince l'ingovernabilità e gli effetti si ripercuotono subito su moneta unica, Btp e mercati. La vittoria risicata ottenuta dal centrosinistra alla Camera, la mancata maggioranza del Pd al Senato, e l'exploit del Movimento 5 Stelle sono i tre fattori che determinano, nel dopo elezioni politiche, uno scenario di sostanziale ingovernabilità. Subito ne paga le spese l'Euro che questa mattina trattava in netta flessione nei confronti dello yen a 119,47(123,805 ieri), considerato come un valore rifugio in un momento in cui stanno aumentando le tensioni sui mercati, visti i rinnovati timori per la situazione della zona euro.

Stesso scenario anche sul fronte Btp che trattano in netto calo e vedono il differenziale con la Germania e il rendimento del decennale  risalire ai livelli più alti dall'inizio di dicembre scorso, reagendo così al risultato elettorale in Italia. In particolare, il differenziale di rendimento tra decennali è indicato ai primi scambi di oggi a 341 punti base da 283 della chiusura di ieri, il livello più alto dal 360 pb segnato lo scorso 10 dicembre.

Il rendimento del Btp decennale di riferimento, il novembre 2022, è anch'esso in salita a 4,87%, il livello più alto dall'11 dicembre scorso.

E, naturalmente, anche i mercati pagano con un pesante rosso in apertura l'ingovernabilità del paese. Ad avvio di seduta il Ftse Mib perde oltre 1,7 punti percentuali.