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Consulenti (ex-promotori), preparatevi alla guerra tra le valute

2/12/2013 | Ippolito Catania

Ecco cosa accade quando i paesi utilizzano misure di ritorsione volte a svalutare di proposito le loro valute per ottenere un vantaggio competitivo. Il commento di Sara Yates di JP Morgan Private Bank


Una guerra delle valute si verifica quando i paesi utilizzano misure di ritorsione volte a svalutare di proposito le loro valute per ottenere un vantaggio competitivo. Siccome potrebbe portare ad un circolo vizioso, generando rischi economici e finanziari per il sistema globale, in genere è vista in modo negativo dalla comunità internazionale. Per questo la cosiddetta "guerra delle valute" resta in primo piano anche in vista del G20 dei ministri economici e finanziari in programma questa settimana a Mosca.

Il Fondo monetario internazionale consiglia ai responsabili delle politiche di evitare questa linea di azione e tutte le banche centrali al G20 in Messico hanno promesso di astenersi da una svalutazione competitiva delle loro valute. “Tuttavia, la prospettiva di una guerra delle valute a livello internazionale, è recentemente diventata un argomento di discussione sempre più diffuso sulla stampa. Poiché i politici si riuniscono questa settimana per il G20, ci aspettiamo che l’attenzione su questo argomento continui ad aumentare” spiega Sara Yates, global currency strategist di JP Morgan Private Bank.

Le decisioni del Giappone, in particolare, potranno guadagnare le prime pagine, secondo l'analista americana. Questo potrebbe portare gli investitori a preoccuparsi del fatto che la politica giapponese cambierà direzione e potrebbe pesare sul cambio dollaro – yen.

Yates però ritiene che tali preoccupazioni siano infondate. "La politica del Giappone - conclude - è volta a stimolare l'inflazione e la crescita - obiettivi sensati dato il lungo periodo di crescita limitata e deflazione. Tuttavia, una conseguenza di questa politica è una valuta più debole. Ma questa è anche la conseguenza del quantitative easing, o di un banchiere centrale che mostra il disagio per il recente livello del tasso di cambio della sua valuta. Pertanto, mentre la debolezza delle yen Giapponese potrebbe essere nascosta dalle notizie dedicate al G20, non ci aspettiamo che tali preoccupazioni possano avere il potenziale sufficiente nella comunità internazionale per invertire le politiche del Giappone o l’andamento dello yen Giapponese”.

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