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Saipem e Mps trascinano in basso Piazza Affari

1/30/2013

La Borsa di Milano cede oltre il 3%. La Consob ha vietato le vendite allo scoperto sul titolo Saipem nella seduta di domani


Piazza Affari affonda dopo la diffusione del dato sul Pil Usa che negli ultimi tre mesi del 2012 registra la prima contrazione dal secondo trimestre del 2009. La Borsa di Milano arriva a cedere oltre il 3%. A trascinare in basso il listino milanese Saipem (-33,8%) dopo il profit warning che sta costando più di 4,5 miliardi di euro alla società di estrazione, facendo crollare la capitalizzazione da 13 a 9 miliardi di euro: il management ha annunciato che ebit e utile del 2013 saranno dimezzati rispetto al 2012 a fronte di un consensus degli analisti che stimava 1,6 miliardi di Ebit e 1 miliardo di utile. Un annuncio che ha messo sotto pressione anche Eni (-5,23%): la quota del 43% del Cane a Sei Zampe vale 1,9 miliardi in meno.

Male anche Mps che soffre gli ultimi sviluppi dell'inchiesta della magistratura sullo scandalo derivati: le azioni della banca senese hanno chiuso in caduta libera (-9,46%) a 0,24 euro tra scambi ancora molto forti: 525 milioni di azioni, pari al 4,49% del capitale. La Consob ha vietato le vendite allo scoperto sul titolo Saipem nella seduta di giovedì.

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