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1/18/2013
Anche voi in modalità risk on?
Durante una riunione con alcuni grandi investitori istituzionali tenutasi a Parigi la scorsa settimana, la società AXA IM ha fatto alcune domande agli investitori allo scopo di alimentare il dibattito e delineare il sentiment che serpeggia nel mondo finanziario .
Di seguito alcune risposte dei clienti di AXA a Eric Chaney, head of research AXA Investment Managers.
Il rischio di spaccatura nell’Area Euro è ormai acqua passata?
Si: 65,4% No: 30,9% (non risponde: 3,7%)
Il 96% degli investitori interpellati ha mostrato di avere le idee chiare sulla questione, e questa è già un’informazione. I due terzi, la maggioranza, ritiene che il peggio sia ormai passato. Potrebbe trattarsi di un orientamento di tipo euro-centrico ma, anche in questo caso, una minoranza significativa ancora dubita che l’Area Euro navighi in acque sicure.
Poiché si tratta dell’opinione di investitori che operano nei Paesi core dell’Eurozona, l’affermazione riveste un certo rilievo.
"Nel complesso - sottolinea Chaney - condivido questa view relativamente equilibrata. Il rischio sistemico dell’Area, in parole povere, il rischio di una spaccatura, è considerevolmente diminuito grazie ai passi fatti verso una piena riforma della governance dell’unione monetaria, come ad esempio il lancio del fondo di salvataggio pari a 500 miliardi di euro (ESM), normative fiscali severe e credibili (il fiscal compact), i primi approcci per la creazione di un’unione monetaria e il dichiarato impegno della BCE.
Tuttavia, il processo è ancora reversibile poiché la dimensione politica della riforma, cioè il tipo di unione politica checementerà la nuova struttura dell’unione se ratificata dai popoli coinvolti, non è ancora stata affrontato.
Per contro non ritengo che questa volta sarà impresa facile nascondere sotto il tappeto le divergenze fondamentali sulla dimensione politica dell’unione monetaria.
Durante i primi nove anni dell’UEM, gli investitori sono stati accecati dalle normative collaterali della BCE, che non hanno fatto differenze di qualità tra i titoli sovrani, e dalla convinzione ampiamente diffusa che la clausola di non salvataggio del Trattato di Maastricht sarebbe stata revocata in tempo di crisi. Il default della Grecia ha posto fine a queste illusioni".
Siete in modalità risk-on o risk-off?
Risk-on: 78,3% Risk-off: 8,4% (non risponde: 13,3%)
"Sono stato positivamente sorpreso - spiega Chaney - dalla schiacciante maggioranza, praticamente 4 su 5, di voti favorevoli al rischio. Poiché questa è anche la posizione del team Research and Investment Strategy di AXA IM e, a quanto pare, quello della maggior parte dei broker, ho iniziato ad avere dei ripensamenti. Eppure, i contrarian non hanno sempre ragione: se l’avessero, non sarebbero in controtendenza, giusto?".
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