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1/17/2013 | Roberto Abate
“L'accresciuta incertezza politica in Italia” è stata “all'origine di alcuni flussi di capitali, con l'obiettivo di ricercare investimenti più sicuri, verso i titoli emessi dai paesi con rating AAA”. Lo scrive la Bce nel bollettino di gennaio in cui sottolinea come nel nostro Paese e in Spagna l'indice sul clima di fiducia abbia “segnato un calo più marcato, specie a partire dalla metà del 2011” rispetto agli altri paesi dell'Eurozona.
La debolezza dell'economia dell'Eurozona secondo Francoforte dovrebbe protrarsi anche nel 2013, sebbene “nel prosieguo dell'anno si dovrebbe registrare una graduale ripresa”, rileva ancora la Bce. “In particolare”, prosegue la Bce nel bollettino, “gli aggiustamenti di bilancio necessari nei settori finanziario e non finanziario, nonchè la persistente incertezza, seguiteranno a gravare sull'attività economica”. L'inflazione nell'area dell'euro è destinata a rimanere contenuta.
Nell'area dell'euro il clima del mercato obbligazionario ha risentito dell'influsso negativo esercitato dalle revisioni al ribasso delle previsioni di crescita. Tra la fine di novembre del 2012 e il 9 gennaio del 2013 i rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine con rating AAA dell'area dell'euro sono rimasti su livelli prossimi ai minimi storici, sebbene verso la fine del periodo siano cresciuti di circa 10 punti base, portandosi all'1,8% circa, sottolinea ancora il bollettino sollecitando i Paesi della zona euro che di recente hanno registrato un calo dei rendimenti a sostenere tale andamento con ulteriori interventi per il risanamento dei conti pubblici.
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