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Fiscal cliff, trovato l'accordo in extremis

1/1/2013 | Massimo Morici

Repubblicani e democratici raggiungono l'intesa tre ore prima dell'ora X, quella del "baratro fiscale". I tagli alla spesa pubblica rinviati di due mesi


Come previsto dalle maggiori case d’investimento negli outlook delle scorse settimane, Repubblicani e Democratici dopo un lungo braccio di ferro hanno trovato un'intesa per scongiurare il fiscal cliff. L'accordo è arrivato tre ore prima dell'ora x, dopo la quale sarebbero scattati una serie di tagli e aumenti alle imposte per 600 miliardi di dollari, pari al 4% del Pil degli USA.

Il patto, raggiunto dal vicepresidente Joe Biden e dal leader della minoranza repubblicana al Senato Mitch McConnell, prevede l'aumento delle tasse a chi guadagna oltre 450.000 dollari l'anno e rinvia di due mesi i tagli alla spesa pubblica. Il testo, approvato dal Senato nella notte, nel corso della giornata dovrebbe poi approdare anche alla Camera dei Rappresentanti, dove rischia però di incontrare ancora ostacoli.

Tra gli altri punti dell'intesa, l'aliquota fiscale aumentata dall'attuale 35% al 39,6% per chi ha maggiori redditi, un aumento della tassa sulla successione dal 35% al 40% e un aumento della tassa sulle plusvalenze e i dividendi, per i redditi superiori a 400mila dollari (450mila per le famiglie), dal 15% al 20%.


 

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