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12/17/2012
Le prospettive delle banche italiane restano negative di riflesso al difficile contesto operativo nel mezzo della crisi della zona euro.
Lo scrive Fitch in un rapporto dedicato agli istituti di credito della Penisola.
L'agenzia sottolinea che la debolezza dell'economia nazionale ha causato un forte aumento dei crediti deteriorati e si aspetta un ulteriore peggioramento della qualita' del credito nel 2013. Al tempo stesso, resta sotto pressione la capacita' di generare utili.
A lenire parzialmente tali fattori e' il miglioramento della liquidita' nelle banche principali e anche le previsioni di un'uscita dell'economia italiana dalla recessione nella seconda meta' del 2013.
Italia
Fitch ha confermato il rating 'A-' dell'Italia, mantenendo tuttavia l'outlook 'negativo'.
Fitch sottolinea che la conferma del merito di credito riflette "l'avanzamento di consolidamento fiscale e riforme strutturali nel 2012 ampiamente in linea con le aspettative".
Il deficit, spiega l'agenzia, sarà inferiore al 3% del Pil, il che implica un avanzo primario vicino al 3%. Il disavanzo di bilancio è gradualmente diminuito da un picco del 5,4% nel 2009. Inoltre Fitch definisce "sostenibile" il sistema pensionistico anche se segnala "rischi" sul settore bancario.
Secondo l'agenzia il debito sovrano italiano "ha dimostrato la sua flessibilità di finanziamento e capacità di ripresa durante la crisi che riflette una forte base di investitori domestici e la durata media di 4,7 anni". Ancora, il debito "rimane sostenuto da un'economia in relativa salute, ad alto valore aggiunto e diversificata, con moderati livelli di indebitamento del settore privato".
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