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L'uscita dalla crisi passa per il cambio euro-dollaro

11/19/2012

E' il pensiero di Martin Feldstein, economista dell'Università di Harvard.


Pil di Germania e Francia nel terzo trimestre sono risultati migliori delle attese. L'Italia ha contenuto le perdite. Preoccupano le performance di Spagna e Portogallo per non parlare di quelle della Grecia.



 Il risultato è che l'Europa è entrata ufficialmente in recessione con una flessione dello 0,1% nel terzo trimestre.

 


La soluzione

Una soluzione la suggerisce Martin Feldstein, economista dell'Università di Harvard, che ha più volte detto che la Bce dovrebbe cercare di fare scendere il cambio euro/dollaro fino a 1, anche a costo di aumentare le pressioni inflazionistiche.

 

La Banca Centrale Europea, in altri termini, dovrebbe fare di tutto per indebolire la moneta unica, in particolare nei confronti del dollaro Usa.


Di un calo della valuta beneficerebbero i Paesi mediterranei, che guadagnerebbero competitivita' sui mercati internazionali grazie al deprezzamento della divisa (in attesa di guadagnarla sui mercati interni con le riforme strutturali) e, allo stesso tempo, farebbe felice anche la Germania in un momento di rallentamento.  

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