A chi si domanda se l'economia statunitense stia decollando o meno, non resta che osservare la buona ripresa del mercato immobiliare americano. Proprio in questi giorni, Warren Buffett, finanziere milionario a capo di Berkshire Hathaway, si è detto pronto a scommettere sul settore edilizio. Si parla di una risalita del 15% dal mese di settembre ma c'è chi vi investe poca fiducia in quel dato: d'altronde, dove se non dal mercato immobiliare è partita la crisi del 2008? 
 

 

Come sostiene Keith Wade, chief economist di Schroders sul settore economico americano, maggiori investimenti in campo residenziale ed un incremento dell'impiego e dell'occupazione in ambito edilizio aiuterebbero di certo la ripresa. Accontentiamoci, per il momento, di come (in forma minore rispetto al passato) il mercato edilizio impatti sul Pil del paese. L'oscillazione verso l'alto non ha intaccato, inoltre, i prestiti sui mutui. 
 

 

Il mercato azionario resta un problema da non sottovalutare, si legge nel comunicato di Schroders. E sebbene il fiscal cliff potrà essere superato, saranno le sempre più ferree decisioni politiche a dettar legge sull'impatto della crescita. 

La domanda esterna rimane debole,  limitando la capacità di crescita e di ripresa attraverso canali non solo interni. Insomma, per l'America anche una crescita del 2% nel 2013 sarà una dura lotta.