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10/22/2012
La Bundesbank, guidata da Jens Weidmann, torna a criticare il piano anti spread varato a inizio settembre dalla Bce. Le misure straordinarie di liquidità, sei legge nel consueto bollettino mensile, "prolungano nel tempo gli squilibri economici all'interno dell'Eurozona", ostacolando il difficile processo di convergenza tra Paesi con deficit di parte corrente e altri con surplus.
Secondo la banca centrale tedesca, "la politica monetaria comune riduce e ritarda il processo di aggiustamento, introducendo un tasso di interesse a breve unico e misure a sostegno della liquidità". I prezzi dei titoli di Stato nei diversi Paesi dell'Eurozona devono riflettere anche il rischio connesso con l'investimento in quel determinato Paese, malgrado le misure di politica decise dalla Bce: "I premi di rischio riflessi nei tassi di interesse non dovrebbero essere completamente eliminati", si legge nel bollettino. La Bundesbank ha confermato la frenata della locomotiva tedesca, in linea con le ultime stime degli esperti, con una possibile stagnazione o anche un lieve calo del Pil nel trimestre finale dell'anno.
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