Nel corso dei mesi estivi, i mercati hanno impattato con segnali di speranza, sia tramite dati economici positivi che negativi. I leader politici hanno finalmente dato una risposta di valore. Parte da questo assunto, il commento di Paul Doyle, responsabile azionario Europa ex-UK di Threadneedle Investments, e di Stephen Thornber, gestore di Threadneedle Investments.

 

In primo luogo, si legge nella nota, "Mario Draghi ha lanciato il suo programma OMT (Outright Monetary Transactions) per acquistare bond europei periferici come acquirente di ultima istanza. Ben Bernanke ha poi annunciato il suo piano per aumentare il QE, al fine di ridurre a lungo termine i tassi di interesse, i costi dei mutui, stimolare la crescita e ridurre la disoccupazione". Il settore bancario si trova a beneficiare più direttamente dalle azioni della Bce ed è fortemente cresciuto nelle ultime settimane.

"Le misure della Banca centrale europea continueranno a sostenere questo settore ed i mercati in generale, ma siamo scettici nel sostenere un rimbalzo forte nel lungo termine. Questo perché l'Europa sperimenterà una crescita economica debole o negativa nel 2012 e la crescita rimarrà basso in seguito, impedendo un recupero di redditività per il settore bancario. Peggio ancora, le banche sono costrette a ridurre l'indebitamento e sono soggette ad un aumento della pressione normativa". 
 

 

La domanda ora è: I titoli ciclici hanno avuto un forte rally negli ultimi mesi, cresceranno ulteriormente?

 

"Si trova un buon valore tra i titoli europei ciclici e siamo particolarmente attratti da quelli delle società cicliche di maggiore qualità. Tuttavia, siamo cauti sulle prospettive economiche in Europa e, come per le banche, questo tempera il nostro entusiasmo a lungo termine verso i titoli ciclici domestici". D'altronde, le pressioni esercitate dal deleveraging e dall’austerità bancaria e il conseguente impatto sulla fiducia dei consumatori e dell’industria frena l’interesse degli investitori. La crescita in Europa meridionale sarà particolarmente debole, non solo in Grecia, ma in Spagna, Portogallo, e anche l'Italia, dove la debolezza si prolungherà anche oltre.
 

 

Per quanto riguarda il mercato nazionale, da Threadneedle Investments si dicono cauti sulle prospettive di crescita in Europa. Tuttavia, "riteniamo che ci siano opportunità, sia tra i titoli che sono stati ipervenduti che per i business che operano in particolari nicchie, che sono relativamente immuni dal contesto economico debole. Ci focalizziamo su società la cui posizione concorrenziale offre un potere nei prezzi solido e, quindi, rendimenti solidi, prevedibili e sostenibili".

 

Attualmente, il consenso è verso una visione che ritiene che investire in società europee che beneficiano della debolezza dell'euro, con esposizione verso i paesi che stanno crescendo ad un ritmo veloce - mercati emergenti e in particolare della Cina - è una strategia interessante. Abbiamo seguito questo punto di vista (che è stato con successo riflesso nei nostri portafogli) molto prima che diventasse consensuale, e ciò ha potenziato la nostra performance. Tuttavia, con un rallentamento della Cina e valutazioni buone evidenti tra i titoli nazionali, è ora opportuno un approccio più equilibrato.
 

 

Il piano della Bce di acquistare bond "ha ridotto i rischi di ribasso del mercato, vale a dire la possibilità di una rottura dell'eurozona". Il piano ha alleviato le tensioni che si affacciano sui mercati e dato ad alcune società spazio per recuperare, ma le prospettive di guadagno "restano contestate da venti contrari”.


 

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