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10/12/2012 | Roberto Abate
La Tobin Tax all'italiana prevede un'aliquota unica dello 0,05% e riguarderà le transazioni effettuate su azioni e strumenti finanziari partecipativi di societàè italiane. Stando all'ultima bozza del Ddl di stabilità per l'anno 2013, su cui il governo sta apportando le ultime limature, l'imposta di bollo non si applicherà alle operazioni effettuate al momento di emissione e di annullamento di titoli azionari e degli altri strumenti finanziari oggetto del prelievo.
Si salvano, per ora, salvo nuove modifiche al testo, anche i titoli di Stato italiani e dei paesi che appartengono alla Ue e che aderiscono allo spazio economico europeo, le cambiali finanziarie, i certificati di deposito e le cessioni sui diritti di opzione. I dettagli comunque saranno illustrati nella relazione illustrativa allegata al Ddl stabilità.
Sul fronte dei derivati l'aliquota dello 0,05% non si applicherà sul valore effettivo della compravendita ma su quello nozionale di rieferimento del contratto. La tassa sarà dovuta in parti uguali dalle controparti e sarà prelevata direttamente dalle banche e dagli intermediari finanziari, SGR, SIM e fiduciarie. Il bollo, infine, sarà applicato anche su operazioni effettuate all'estero se una delle controparti è residente in territorio italiano.
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