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10/10/2012 | Roberto Abate
I mercati finanziari possono focalizzarsi su un elemento alla volta. Ne è convinto il BlackRock Institute, secondo cui la crisi del debito europeo ha rappresentato per anni, usando una metafora, "lo squalo da temere più vicino alla barca".
Ora però il fiscal cliff americano, ossia "la tempesta" di aumenti fiscali e tagli alla spesa che potrà entrare in vigore dal primo gennaio, potrebbe rappresentare il secondo squalo in forte avvicinamento. La piattaforma informativa del colosso del gestito americano ha delineato tre possibili scenari. Eccoli:
SKY DIVE: un secondo turno del presidente Barack Obama potrebbe portare a una caduta libera dal precipizio, alla maniera di un paracadutista sportivo. Non vi sarà nessun accordo nelle sessioni di "interregno” (lame duck) tra novembre e gennaio. Potrebbe essere concluso un accordo sulle imposte sui redditi a gennaio, ma ciò comporterebbe la nascita di difficili battaglie sui tetti dell’indebitamento.
La reazione dei mercati: molta ansia nel mese di dicembre, probabilmente destinata a continuare nel 2013 se Washington non avrà trovato un compromesso. Le politiche della Fed saranno al centro dell’attenzione.
Il jolly: le aspettative generali per una solida politica fiscale sono sotto zero. Questo renderà possibile un’azione positiva a sorpresa da parte di Washington, con un eventuale rally sul rischio.
BUNGEE JUMP: la vittoria dello sfidante Mitt Romney e il conseguente forte successo dei Repubblicani al Congresso fungerebbe da rimbalzo “bungee jump” dal precipizio, con il conseguente piano di rilancio già ampiamente annunciato. Gli aumenti delle tasse sarebbero bloccati retroattivamente e il tetto dell’indebitamento pubblico sarebbe innalzato a seguito di un accordo sul bilancio. La Fed rimarrebbe pertanto vincolata nella sua azione.
La reazione dei mercati: euforia iniziale. Possibilità di delusioni seguenti se non si determinerà un vero progresso sulle questioni strutturali del bilancio.
Il jolly: può un solo partito prendere realmente decisioni così difficili (incluso il taglio dei benefit) in autonomia senza avere una copertura politica generata da un compromesso?
FRENATA BRUSCA: un altro possibile scenario è una frenata improvvisa prima della caduta nel precipizio. I legislatori potrebbero trovare un accordo per alcuni tagli alla spesa e poi concertare un accordo per il bilancio nell’estate del 2013. Cosa li spingerebbe a ciò? Una caduta dei mercati oppure, in concorrenza, un rigetto dell'opinione pubblica nei confronti di Washington. Le politiche della Fed entrerebbero al centro dell’attenzione.
La reazione dei mercati: felicità qualora fossero visibili i segnali concreti di un vero accordo.
Il jolly: le attività più rischiose potrebbero andare in svendita, laddove si individuasse in questa azione l’ennesimo rattoppo.
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