Tempo di lettura: 1min
10/9/2012 | Massimo Morici
Nei mesi passati, nei momenti più drammatici della crisi europea, molti investitori hanno cercato rifugio nei Bund, nei bond australiani e canadesi e nel dollaro. Ma di questi porti sicuri se ne salva solo uno: il dollaro. Almeno la pensa così Alessandro Fugnoli, senior strategist di Kairos Partners. "La Fed ne stampa giorno e notte, è vero, ma non si può dire che il dollaro sia sopravvalutato. L’economia americana, d’altra parte, non scoppia di salute ma è nel complesso più solida di quella europea" scrive nella sua ultima newsletter.
Nelle ultime settimane Kairos Partners ha suggerito di uscire dai Bund, “che sono denaro morto”, e da Canada e Australia, “che sono sopravvalutati e cominciano ad avere qualche problema anche loro”. Sul fronte europe, invece, la crisi mediterranea non è finita e le stime di (de) crescita del 2013 per Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, secondo Fugnoli, “potrebbero rivelarsi troppo ottimiste, come è stato del resto negli ultimi due anni”.
“I bond mediterranei hanno ricevuto e continueranno a ricevere un enorme beneficio dagli acquisti della Bce, ma la correlazione tra spread sui governativi ed euro, finora piuttosto stretta, si allenterà. Il dollaro da luglio a oggi si è certamente indebolito, ma rimane un’ottima diversificazione e una copertura efficace dai rischi di Eurolandia” spiega.
E l’oro? “In un mondo in cui tutti vogliono svalutare e tengono i tassi eccezionalmente bassi l’oro è destinato a rimanere forte. I nemici dell’oro, tassi in rialzo e recessione, non sono all’orizzonte” conclude Fugnoli.
LEGGI SU ADVISORPROFESSIONAL LA SEZIONE DEDICATA ALLA VOCE DEI GURU DEI MERCATI
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie