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9/25/2012 | Massimo Morici
Smettetela e, soprattutto, convincete i vostri clienti a smetterla di pensare come un penitente. “Che finisca bene o male, i prossimi due anni, e il 2013 in particolare, dovranno essere usati da chi investe per portare a casa il più possibile”. Il consiglio è di Alessandro Fugnoli, senior strategist di Kairos Partners nella sua ultima newsletter, che, con il consueto piglio ironico (e colto) suggerisce, per una certa altra parte del portafoglio, addirittura di “provare a imparare a pensare come un tossico cui non importa molto se il mondo circostante va bene o male. Quello che importa è solo che la dose sia forte e pura”.
Partiamo, infatti, dallo scenario preso in considerazione: nei prossimi due anni la Fed, anche se non lo ha detto ufficialmente (ma lo ha fatto capire), creerà due nuovi trilioni di dollari e le altre banche centrali, per evitare un eccessivo indebolimento del dollaro, faranno lo stesso, con maggiori problemi per la Bce, che una banca centrale vera e propria ancora non è e che dovrà ricorrere ai finanziamenti Ltro, andando a gonfiare le banche. Se queste strategie delle banche centrali funzionino oppure no, è difficile saperlo.
Nel frattempo, secondo Fugnoli, la cosa migliore da fare è evitare di trascorrere gli anni dell’attesa circondandosi di tristissimi Bund. “Meglio gozzovigliare con i Btp e i Bonos e avventurarsi ogni tanto (con le dovute precauzioni) nel quartiere a luci rosse e farsi sedurre dai bond regionali spagnoli (la Catalogna rende il 12 per cento, per chi ha titolo per chiedere il rimborso della trattenuta alla fonte) o addirittura greci”, scrive il senior strategist di Kairos Partners, visto che i Treasuries sono arrivati a un livello tale per cui è difficile che salgano ancora e sono quindi denaro morto.
Fugnoli invita a prepararsi a “mercati azionari che saranno per lunghe fasi mortalmente noiosi, a un costo della volatilità in caduta continua e a movimenti fatti solo di rotazioni, senza influenza sull’indice”, mentre sul fronte dei bond, la ricerca di rendimento spingerà in due direzioni, quella dell’allungamento della scadenza e quella dell’abbassamento della qualità.
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