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9/14/2012
"La mossa di Draghi e Bce sull'acquisto dei titoli di Stato rappresenta un salto di qualità sulla strada della salvezza dell'Europa, ma per i clienti internazionali le riforme e la crescita economica rimangono i fattori chiave".
E' quanto ha affermato Richard Lacaille, global investment officer di State Street, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Class-Cnbc.
Lacaille sottolinea che "per valutare i corporate bond, bisogna considerare il contesto economico, il rischio di default e quanto si paga per fronteggiare tale rischio. Elementi spesso piu' facili da comprendere rispetto alle incognite che accompagnano le politiche dei vari Paesi e che pesano sui rendimenti dei Bond sovrani in Europa. Ecco perche' molti investitori sono attirati piu' dal rischio societario rispetto a quello sovrano. Ed e' cosi' anche in questi giorni, visto che sul mercato, in Europa e in America si sono presentate compagnie di altissimo profilo".
Cina
Parlando poi del rallentamento della Cina il global investment officer di State Street ha precisato che, "quello che e' accaduto in Cina negli ultimi anni e' un paradosso non inusuale per i mercati: un azionario debole con una crescita eccezionale".
Usa
Infine, in merito alla situazione americana, Lacaille ha dichiarato che l'economia americana e' in lenta ma continua ripresa e "non ha quei rischi di policy che invece penalizzano altri Paesi del mondo.
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