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9/12/2012
Via libera al fondo salva-stati, ma con una tutela per la Germania, già maggior contributore dell'Esm, che non dovrà superare il tetto di 190 miliardi, se non con il parere positivo del Parlamento.
L'attesa decisione dei giudici costituzionali tedeschi sul fondo di stabilità finanziaria, non ha posto i temuti vincoli che avrebbero rischiato di imbrigliare l'Esm, e che avrebbero spuntato di fatto il bazooka antispread messo in campo dal presidente della Bce.
Gli otto giudici di Karlsruhe hanno posto un freno alla partecipazione tedesca al salvataggio dei paesi in difficoltà, senza però vincolare ogni singolo utilizzo dell'Esm al varo del parlamento, come si temeva nei giorni scorsi. Evitando però anche di aprire completamente i rubinetti.
Un sì condizionato, accolto con un lungo applauso a Strasburgo dove il presidente della commissione europea José Manuel Barroso stava scandendo il discorso sullo stato dell'unione, che fa ben sperare per il futuro dell'eurozona. La Corte costituzionale tedesca ha inoltre respinto il ricorso di urgenza dell'esponente della Csu Peter Gauweiler presentato lo scorso weekend.
Le borse
Migliorano tutti i listini in Europa dopo l'ok condizionato della Corte costituzionale tedesca al fondo di salvataggio europeo. Milano, la migliore, incrementa il rialzo all'1,13 per cento.
Spread in calo
Lo spread tra il Btp decennale e il Bund scende a 343 punti, dopo essere salito fino a 353, sulla scia dell'ok della Corte Costituzionale tedesca al fondo salva-Stati Esm. Il tasso sul titolo del Tesoro cala al 5,06%.
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