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9/3/2012 | Marcella Persola
Anche la Slovenia potrebbe essere uno dei prossimi paesi a richiedere il salvataggio da parte dell'Europa. A darne notizia è stato il Financial Times Deutschland che nella edizione odierna ha evidenziato le preoccupazioni dello stesso premier sloveno Janez Janša che ha annunciato che il suo paese “rischia l’insolvenza se non riuscirà a rifinanziare il suo debito entro ottobre”. Nel secondo semestre, infatti, il PIL sloveno è diminuito del 3,2% rispetto all’anno precedente.
La tensione è salita tanto che il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) Angel Gurria è dovuto intervenire, rassicurando l'opinione pubblica e i mercati che la Slovenia non ha bisogno di un piano di salvataggio ma certo il governo sloveno deve agire senza indugio e mettere in campo politiche per uscire dalla crisi.
"C'è molto margine e molto lavoro da fare", ha spiegato Gurria, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza a Bled. Gurria ha spiegato che i responsabili politici sloveni conoscono le misure che è necessario prendere e li ha esortati a "trovare gli ambiti di consenso sufficienti a realizzarle".
E tra queste misure, Gurria ha ricordato la riforma del mercato del lavoro, la riforma bancaria, il processo d'aggiustamento di bilancio.
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