Non si ferma l'assalto della procura di Trani all'agenzie di rating. L'indagine su Fitch, chiusa da oltre una settimana, ha fatto ieri un altro passo in avanti con il deposito degli atti nella segreteria della procura tranese e la notifica, ai legali degli indagati, dell'avviso di conclusione dell'inchiesta. Le accuse sono le stesse notificate mesi fa a Standard & Poor's, con l'aggravante per Fitch di avere un rapporto contrattuale con il Governo italiano per fornire rating all'emissione.

In questo caso, come riporta stamane il Sole 24 ore, il pm Michele Ruggiero ha accusato due analisti finanziari apicali di Fitch, David Riley e Alessandro Settepanni, di manipolazione del mercato azionario e delle merci con giudizi falsati, manipolazione aggravata. Insieme ai due analisti, risulta indagato anche il responsabile legale di Fitch in Italia.

Lo scorso 31 maggio sempre la Procura di Trani aveva chiuso l'inchiesta sull'agenzia di rating Standard & Poor's, la multinazionale americana che il 13 gennaio scorso, a mercati ancora aperti, declassò l'Italia e altri paesi dell'Europa con un taglio del rating da A a BBB+. Cinque i dipendenti dell'agenzia indagati: gli analisti Eileen Zhang e Frank Gill, dipendenti dell'agenzia con sede a Londra, Moritz Kraemer, dipendente di Francoforte, il responsabile dei servizi per l'Europa e l'Africa Yeann Le Pallec e l'ex presidente di Standard & Poor's, l'indiano Deven Sharma. 

Intanto, le associazioni dei consumatori riferiscono che il dipartimento di giustizia americano, che sta indagando sulle agenzie di rating e sui mutui subprime, ha acquisito oltre 8.000 pagine degli atti dell'indagine che si sta svolgendo a Trani, chiedendo la collaborazione alla Procura ed ai presidenti di Adusbef e Federconsumatori, le associazioni da cui è partita la denuncia.