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8/21/2012 | Roberto Abate
Agli annunci ottimisti del premier Monti e poi del ministro Passera al Meeting di Rimini sulla fine della crisi ormai vicina, si è aggiunta oggi una più realistica view dell'agenzia Moody's secondo cui Grecia e Irlanda "nel migliore dei casi" potrebbero uscire dal tunnel nel 2016, un tempo necessario per completare il loro programma di risanamento dei conti, mentre Italia, Spagna e Portogallo potrebbero risollevarsi addirittura entro il 2013, se sapranno applicare compiutamente le riforme adottate sino ad ora.
Come scrive l'agenzia di rating americana in un rapporto sugli squilibri esterni dell'Eurozona diffuso questa mattina, tutti e cinque i paesi periferici (i cosiddetti Piigs o Giips) hanno già varato le difficili, ma necessarie, riforme per uscire rafforzate dalla crisi. Tuttavia "questa fase di aggiustamento è completa a metà nel migliore dei scenari, a seconda del paese in questione".
Per David Riley, managing director of sovereign ratings di Fitch (indagato dalla procura di Trani per manipolazione dei mercati), invece, una eventuale fine dell'esecutivo Monti, "caratterizzato da elevatissima affidabilità", significherebbe per l'Italia rischi peggiori dei problemi dell'economia, ha spiegato in un'intervista a Bloomberg Television. Anche secondo Fitch è importante che l'Italia, così come la Spagna, continuino sulla strada delle riforme altrimenti, in assenza di ulteriori progressi entro fine anno, vi è il rischio concreto di nuovi interventi al ribasso sui rating sovrani.
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