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Cade il mito dei mercati emergenti

7/27/2012 | Redazione Advisor

Secondo Bond Vigilantes i BRICS perdono appeal e la componente di rischio si attesta a livelli di guardia


 

I mercati emergenti sono un po' come un nuovo paio di scarpe alla moda. Qualcosa di cui si parla stagionalmente. Ma anche per il mito degli emergenti la moda passa in fretta: il debito dei cosiddetti paesi BRICS si assesta ancora su livelli standard, soprattutto se si guarda al mondo degli investimenti. Tuttavia, afferma Bond Vigilantes, è curioso che si dica proprio oggi che mercati come Cina e Russia rappresentino una buona strategia per i risparmiatori, soprattutto a lungo termine. L'ultimo anno ha segnato un peggioramento di performance su questi territori considerati porti sicuri, le economie delle Terre promesse: Brasile Russia India Cina hanno visto la loro moneta crollare a livelli mai visti dal 1994 rispetto al dollaro americano. 
 
Questo non significa che il debito dei mercati emergenti non sarà mai in grado di offrire un buon investimento: il punto è che non ci sono buoni o cattivi asset né buone o cattive valutazioni. Quello che conta è tenere dunque d'occhio le caratteristiche in perenne evoluzione degli emergenti, i rischi sempre più presenti. 

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