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7/25/2012 | Redazione Advisor
Le azioni asiatiche continuano a seguire un "andamento misto" e ad essere legate a doppio filo ai deboli ritorni economici americani, che hanno spinto in ribasso il settore manifatturiero/tecnologico della Cina; in Russia il rischio inflazione continua a salire tant'è vero che la Banca centrale russa potrebbe decidere di lievitare i tassi di interesse nella prossima riunioni in calendario per agosto; il Brasile fronteggia un periodo di forte inflazione, basti pensare che tra settembre e dicembre il picco ha segnato un record stagionale, mentre negli ultimi 5 anni la tacca inflazionistica si era sempre tenuta sullo 0,45%.
Stando al report GEM Fixed Income Strategy & Economics diramato da Bank of America Merrill Lynch, ad emergere è soprattutto l'evoluzione del mercato asiatico, con investitori stanchi di mantenersi in atteggiamento difensivo. La Banca popolare cinese ha tagliato i tassi d’interesse a un anno di un quarto di punto, conducendo i saggi per i prestiti al 6,31% e quello sui depositi al 3,25%. Impensabile non procedere al primo taglio del costo del denaro degli ultimi cinque anni.
La misura di politica monetaria è stata accompagnata da un programma di stimolo economico che ha portato ad un buon risultato: nel mese di luglio, l'indice dei direttori d'acquisto del settore manifatturiero in Cina (China Manufacturing Pmi) è salito a 49,5, da 48,2 in giugno, ai massimi da cinque mesi, secondo la stima flash diffusa da Hsbc. Il dato indica una contrazione dell'attività manifatturiera, ma a un ritmo più blando rispetto al mese precedente. Secondo il capo economista per la Cina e viceresponsabile per la ricerca economica sull'Asia Hongbin Qu, "l'indice Pmi principale si è ripreso modestamente salendo ai massimi a cinque mesi, indicando che le misure espansive stanno iniziando a dare i loro frutti".
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