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7/2/2012 | Roberto Abate
Gli investitori si chiedono se la festa sui mercati finanziari continuerà anche nelle prossime settimane, dopo l’accordo al vertice Ue, accolto più che positivamente venerdì con Milano a +6,6%, spread sul Bund tedesco in ribasso di 50 punti con i Btp e di 60 con i Bonos e l’euro ha recuperato parte del terreno perduto, riportandosi verso 1,27 sul dollaro.
E secondo Giorgio Mascheroni, cio di Deutsche Bank Italia, è ancora presto per dirlo, anche se però il passo avanti a Bruxelles è stato molto importante e rischia di essere decisivo per l’Unità europea. “Ci aspettiamo che gli indici che hanno sofferto maggiormente, e con essi il settore finanziario, possano ritrovare un equilibrio non giustificato dai prezzi attuali, così come i governativi dell’area mediterranea e, ancora, i bond dei bancari continuino a migliorare” spiega nel suo outlook settimanale.
Le recenti mosse della Ue, con i paesi dell’area mediterranea che sono riusciti a piegare le resistenze dei tedeschi e ad ottenere una linea comune a difesa dell’eccessivo costo nel finanziamento pubblico, con la possibilità di intervenire a difesa di spread non giustificati, tuttavia non bastano a invertire la tendenza macroeconomica che mostra in Europa, spiega Mascheroni, un pericoloso rallentamento, ma serviranno ad evitarne l’eccessiva virulenza e, soprattutto, il pericoloso contagio all’economia globale.
La prossima mossa, tuttavia, spetta al presidente della Bce, Mario Draghi, che dovrà trasformare, come annunciato venerdì, l’istituto di Francoforte nel supervisore delle attività bancarie dell’Eurozona, una vera banca centrale insomma.
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