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6/28/2012
La crisi dell'eurozona continua a pesare sull'andamento dell'economia globale che nel 2012 dovrebbe crescere al ritmo del 2,2% contro il 2,7% del 2011 per poi riprendere gradualmente velocita' nel 2013 (2,8%) e nel 2014 (3,1%).
E' quanto afferma Fitch nel suo rapporto semestrale sull'outlook dell'economia e sullo stato dei rating sovrani.
Secondo l'agenzia, "la crisi sistemica che colpisce l'eurozona ed esercita pressione al ribasso sui rating sovrani non terminerà fino a quando i leader europei non articoleranno una roadmap credibile e sostanziale per una maggiore integrazione fiscale, finanziaria e politica".
La gravità della crisi del debito europeo, prosegue l'analisi dell'agenzia, si è intensificata nuovamente nel secondo trimestre dell'anno a causa dell'indebolimento delle prospettive di crescita, dell'accelerazione della fuga dei capitali privati dai cosiddetti paesi periferici, degli alti spread e del crescente malcontento verso i programmi di austerita'.
"E' improbabile che il summit dei leader europei del 28-29 giugno possa servire a risolvere la crisi - prosegue Fitch - ma offre comunque una buona occasione per prendere misure positive per stabilizzare la situazione. Una maggiore chiarezza verso una piu' stretta unione politica, fiscale e finanziaria rappresenterebbe un'importante pietra miliare verso l'obiettivo di arrivare a una soluzione definitiva della crisi".
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